Gualdo T.: Casimiri farà rinascere la cultura

Sarà monsignor Raffaele Casimiri, musicista che incantò il duce e maestro di cappella della Basilica Lateranense, a dare il nome alla Fondazione che a Gualdo Tadino avrà il compito di finanziare le attività culturali. Lo ha deciso l’amministrazione comunale che ieri ha presentato il progetto alla presenza del sindaco Morroni, dell’assessore uscente alla cultura Balloni e del neo nominato Cambiotti. Sarà un organismo a capitale pubblico – privato e già 10 aziende del territorio hanno deciso di investire in esso; entro l’anno sarà definito lo statuto e la Fondazione Casimiri potrà partire. Si occuperà di promozione culturale in senso ampio, farà da punto di coordinamento delle varie associazioni che in città si occupano del settore, finanzierà progetti specifici: nell’immediato, la stagione teatrale e la scuola comunale di musica. Su quest’ultima il sindaco Morroni ha ammesso di essere in ritardo rispetto agli impegni elettorali che della rinascita della scuola di musica ne avevano fatto bandiera :” Ma le difficoltà economiche di questo Comune -ha detto il primo cittadino – non ci hanno consentito di accelerare i tempi”. La scuola di musica presumibilmente potrà partirà dal prossimo anno, non necessariamente coincidendo con il calendario scolastico. Nel frattempo, in collaborazione con la direzione didattica guidata dal professor Gaetano Ferrara, è stato messo in piedi un progetto di propedeutica musicale che vedrà impegnati 4 insegnanti nelle scuole materne comunali ed elementari per un totale di 32 ore di insegnamento musicale a settimana. Partenza il prossimo 18 ottobre. La presentazione della Fondazione Casimiri è stata l’occasione dell’ufficializzazione dell’assessore Cambiotti che va a sostituire Balloni, dimissionario per motivi personali, nelle deleghe di cultura, scuola, folklore, frazioni, verde pubblico. Il sindaco Morroni, intervenendo sulle polemiche di minoranza che additavano la scelta di un uomo dell’Idv all’interno di una giunta di destra, ha ricordato che Cambiotti è prima di tutto un consigliere eletto in una lista civica e come tale partecipa all’attività della maggioranza. Cambiotti dalla sua ha dato la sua definizione di coerenza: non un aprioristico attaccamento ad una ideologia di destra o sinistra, ma una fedeltà ad un progetto condiviso.