Boccioli bianchi su un ramo spinoso. A Gualdo Tadino l’avvicinarsi della festività del patrono ha visto rinnovarsi la fioritura del biancospino nel cespuglio centenario del quartiere omonimo che ricorda il prodigio legato al patrono della città, il Beato Angelo da Casale. In queste ore, pur sotto la pioggia, è iniziato il pellegrinaggio silenzioso di tanti fedeli e curiosi attirati dai boccioli bianchi che puntualmente ogni inverno, tra il 14 e 15 gennaio, spuntano sui rami di quel cespuglio erede centenario di quelli che nel 1324 fiorirono al passaggio della salma del Beato Angelo portata a spalla dai gualdesi devoti. Miracolo, prodigio o anomalia botanica, ognuno dà la propria spiegazione al fenomeno, seguendo sensibilità e credenze diverse. Certo è che il fatto ha attirato più volte l’attenzione degli studiosi ed è stato anche all’origine di un gemellaggio tra Gualdo Tadino e la città piemontese di Bra, dove in inverno fiorisce un cespuglio di rose in ricordo di un’apparizione della Vergine Maria. Al cespuglio del Beato questa sera si ritroveranno le due processioni partite da luoghi diversi della città, ma ugualmente legati alla storia di Angelo da Casale. Alle 20.15 dall’eremo dove il Beato trascorse gran parte della sua vita, adiacente il Santuario del Divino Amore, prenderà il via la processione organizzata dal Cai che, in un percorso di sei chilometri, raggiunge le pievi della campagna allora toccate dalla salma portata a spalla dai devoti; alle 21.30 invece, dalla cattedrale di San Benedetto, dove oggi è conservato il corpo - reliquia del Beato, partirà una seconda fiaccolata che raggiungerà il cespuglio del biancospino scendendo dalla porta di San Benedetto. Domani, festa del patrono, alle 11.15, solenne celebrazione in cattedrale alla presenza del vescovo monsignor Domenico Sorrentino; prima ancora, alle 10, in sala consiliare consegna dei “Premi Beato Angelo”, assegnati dall’amministrazione comunale in carica. Per il 2013 i riconoscimenti vanno a Padre Fulgenzio Monacelli, frate cappuccino da anni missionario in Amazzonia; a Mario Donnini, giornalista sportivo di “Autosprint”; premio alla memoria, infine, a Enzo Sergiacomi, scomparso di recente. Riconoscimenti anche ai donatori di sangue dell’Avis Adriano Cagliesi, Claudio Carini, Enrico Fioriti.
Gubbio/Gualdo Tadino
14/01/2013 16:07
Redazione