Il consiglio d’amministrazione dell’Easp, dopo aver analizzato il comunicato dell’amministrazione comunale del 5 agosto scorso riguardante il protocollo d’intesa per il riutilizzo dell’ex ospedale Calai, e dopo le dichiarazioni del Sindaco durante il consiglio comunale del 1 agosto scorso, intende esprimere il proprio disappunto nel merito dei contenuti del comunicato e delle suddette dichiarazioni che appaiono falsi e, se vogliamo, perfino offensivi nei confronti di chi ha messo mano al progetto durante il proprio mandato amministrativo.
Il CdA dell’Easp, inoltre, esprime il proprio stupore dopo essere venuto a conoscenza dai giornali di incontri aventi come oggetto proprio il protocollo d’intesa, promossi dal sindaco con i vertici dell’Asl, con i dipendenti dell’Easp senza aver informato, almeno come cortesia istituzionale, il consiglio d’amministrazione. Lo stesso Consiglio che ha richiesto un incontro proprio al sindaco, senza mai ottenere risposta, da 40 giorni a questa parte.
Aver messo in discussione l’operato e l’analisi finanziaria fatta, in maniera attenta e scrupolosa, prima di firmare il protocollo d’intesa ci lascia basiti, ma prima ancora ci offende. E’ strano che il sindaco non sappia che l’Easp non pagherà il mutuo, interamente a carico della ASL, ma un canone d’affitto calcolato dall’Agenzia del territorio e dichiarato sostenibile dall’Easp come da delibera num. 83 del 29/12/2012.
C’è stato forse qualche atto ufficiale del CdA, a cui il sindaco si riferisce, in cui si dichiara e si rinnega il protocollo d’intesa firmato nel dicembre del 2012 definendolo “insostenibile”?
Qualora il sindaco sia venuto a conoscenza di informazioni tecniche di rimodulazione dello scenario dell'offerta sanitaria regionale e di una differente richiesta di servizi sopraggiunta in questi ultimi mesi, avrebbe dovuto chiedere o informare il Cda intero e non far passare i servizi previsti nel protocollo d'intesa come inadeguati. L'easp è da considerarsi come un attore protagonista del "progetto Calai" e di tutto lavoro che ha portato alla firma del protocollo d'intesa e, pertanto, consideriamo doveroso condividere con il consiglio d'amministrazione qualsiasi iniziativa, qualsiasi idea di modifica, rettifica o rimodulazione dello stesso.
Conosciamo bene la posizione di contrarietà alla firma del protocollo d’intesa da parte di Presciutti, non ne ha mai fatto mistero, ma parallelamente a questo “no” non abbiamo mai sentito una proposta alternativa e continuiamo a non vedere nessun altro progetto o idea su cui lavorare.
Rivendichiamo, pertanto, la bontà del protocollo d’intesa e di tutto il lavoro di analisi e approfondimento che ha preceduto la firma dello stesso. Protocollo che contiene l’attivazione di importanti servizi socio sanitari, che conta 154 posti e che riporterà alla vita una struttura fondamentale per la città, che avrà ripercussioni su tutto il tessuto economico del centro storico ma non solo, della città intera e che darà un nuovo slancio e prestigio all’Easp non solo a livello locale, ma in tutto il panorama sanitario regionale.
Gubbio/Gualdo Tadino
11/08/2014 08:47
Redazione