E’ stata inaugurata con grande successo la mostra La Collezione Rubboli – Storia e arte dell’opificio gualdese di maioliche a lustro, ospitata presso la chiesa monumentale di San Francesco, che espone circa 120 capolavori del lustro realizzati dalla bottega Rubboli. Alla presentazione ufficiale, svoltasi presso la sala consiliare del municipio, hanno preso parte il sindaco di Gualdo Tadino, Roberto Morroni, l’assessore alla cultura, Umberto Balloni, il professor Alan Caiger-Smith, il più grande esperto mondiale di ceramica a lustro, la dottoressa Antonella Pinna, responsabile sezione musei e beni culturali della Regione Umbria, il dottor Franco Mezzanotte, consigliere della Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, il dottor Francesco Scoppola, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, e la dottoressa Marinella Caputo, responsabile culturale dell’Associazione Rubboli. “L’amministrazione comunale ha voluto fortemente tale evento per rendere il doveroso omaggio alla figura e all’opera di un grande artista come Paolo Rubboli e al lavoro di una famiglia che ha legato il proprio nome allo sviluppo della ceramica a livello nazionale e internazionale – ha sottolineato il sindaco Morroni – La mostra costituisce una straordinaria opportunità sia per la valenza culturale che per le sollecitazioni che mette in campo sul piano produttivo, stimolando la ricerca di un rapporto nuovo e virtuoso tra tradizione e innovazione.” Il primo cittadino ha inoltre evidenziato che Gualdo Tadino salderà completamente il suo debito con la famiglia Rubboli nel momento in cui prenderà forma l’apertura del relativo museo, obiettivo che l’amministrazione comunale si è impegnata a realizzare nel corso dell’attuale mandato amministrativo. “Gualdo Tadino si sta trasformando da città industriale a città della cultura, diventando un punto di riferimento non solo per l’Umbria settentrionale ma per l’intera regione. Il costituendo museo Rubboli dovrà essere anche un laboratorio” ha messo in risalto Antonella Pinna. “Con questa operazione non si dimentica il passato”, ha rilevato Franco Mezzanotte il quale ha voluto richiamare sulla centralità della figura di Daria Vecchi Rubboli. Alan Caiger-Smith, nel suo brillante excursus sulla storia del lustro in Umbria, ha inserito Gualdo Tadino, grazie proprio a Paolo Rubboli, nella storia della ceramica italiana insieme a Deruta e Gubbio. Francesco Scoppola ha messo in evidenza come, negli ultimi due anni, in Umbria sono stati realizzati ben sette eventi sulla ceramica, un segnale positivo per la ripresa di questo importante settore. Maurizio Tittarelli Rubboli, che ha tratto le conclusioni, ha lanciato la proposta di far diventare le muffole gualdesi patrimonio dell’Unesco: “Caiger-Smith ci ha confermato che questi forni, che saranno parte integrante del museo Rubboli, sono l’unica testimonianza risalente al XIX secolo rimasta in Europa.” Intanto a Gualdo Tadino prosegue la Festa del Ceramista. In vista dell’appuntamento di sabato prossimo, la “Cena sotto le stelle con i ceramisti”, che si svolgerà in piazza Martiri, si ricevono le prenotazioni presto i ristoranti “Baccus”, “Bottaio” e “La Taverna di Marco”.
19/07/2010 19:15
Redazione