Gualdo T.: nota dell’Assessore all’Ambiente, Maria Paola Gramaccia, in merito al furto di piante

Era il 29 di aprile, come ogni mattina sono arrivata a scuola ma non era un giorno come gli altri. Era uno di quei giorni la cui memoria i bambini la porteranno dentro per anni, era uno di quei giorni che, anche quando saranno adulti, lo ricorderanno con un po’ di nostalgia ma anche con orgoglio. In occasione dei festeggiamenti per il 773° Compleanno di Gualdo avevamo organizzato la piantumazione di alcuni cedri nella zona di San Guido. La scelta non era casuale: volevamo dare un significato a questa festa che lasciasse un segno tangibile, che facesse apprezzare agli adulti di domani l’importanza dell’appartenenza a un popolo, al rispetto delle radici del proprio ambiente di vita. Questa iniziativa è stata coinvolgente per i bambini, è bastato poco per suscitare il loro interesse ed il loro entusiasmo. In poco tempo hanno capito che stavano per fare un gesto che sarebbe andato ben oltre i banchi di scuola: un albero da piantare, curare, far crescere, insomma una prova di responsabilità che li avrebbe coinvolti in prima persona, e così è stato. Alle 9 di mattina, 65 bambini erano al lavoro e ognuno ha fatto la sua parte. Hanno preso le piante, le hanno interrate, hanno costruito dei muretti con le pietre per trattenere l’acqua, hanno attaccato sui rami dei fiori per renderli più colorati, hanno dato ad ogni albero un nome, hanno portato loro dei giocattoli, così che di notte non avessero paura, alcuni di loro sono tornati di pomeriggio per colorare le pietre… Insomma hanno fatto quei capolavori che solo l’innocenza di un bambino sa creare. Con orgoglio hanno promesso che per i prossimi dieci anni se ne sarebbero presi cura. Peccato, però, non aver fatto i conti con l’inciviltà di qualche adulto… Sì, perché in quella stessa notte alcune di quelle piante sono state rubate. Questo fatto è di una gravità incredibile. Chiunque sia stato non ha rubato una pianta, ma ha rubato molto di più… si è portato a casa l’entusiasmo di un bambino, gli ha rubato la fantasia, gli ha sbattuto in faccia la paura di dover crescere troppo velocemente. Ci siamo immediatamente attivati per piantare nuovi alberi non solo per completare l’opera, ma soprattutto per non deludere i bambini che avevano la consapevolezza di compiere un gesto che rimarrà in modo indelebile anche quando saranno adulti. Forse il “gentiluomo” pensava che questo fatto passasse inosservato, ci dispiace per lui ma non è così. Potrà rubarne uno ogni notte, ma il giorno dopo ne troverà altri… Perché non si ruba l’entusiasmo dei bambini!