Alla fine la nebbia ci ha messo lo zampino e la luce sulla croce del Serrasanta, nel giorno della sua inaugurazione, non si è vista. Tuttavia c’era, ne traspariva il chiarore tra le nubi, a testimoniare il raggiungimento di un obiettivo che la Confraternita della Santissima Trinità di Gualdo Tadino inseguiva da sei anni: portare la corrente elettrica sull’eremo del monte padre un po’ di tutti i gualdesi.
La cerimonia che inaugurava l’avvenuta elettrificazione del Serrasanta ha avuto luogo presso i locali parrocchiali della chiesa di Santa Maria Madre di Dio, in località San Rocco, troppo freddo sarebbe stato tenere la cerimonia a notte già scesa sulla sommità del monte. A fare gli onori di casa per conto della Confraternita Paolo Korosec insieme ai priori della stessa , che hanno accolto il sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti insieme all’assessore all’ambiente Michela Mischianti e il presidente onorario della Fondazione Carisp Perugia, Carlo Colaiacovo che ha finanziato il progetto dell’elettrodotto. Tra gli ospiti, sempre dalla Fondazione, il segretario generale Fabrizio Stazi , Giuseppe Depretis e Matteo Minelli, mentre per il mondo della politica era presente il consigliere regionale Andrea Smacchi
Il progetto di elettrificazione dell’eremo del Serrasanta aveva preso avvio nel 2010 con la presentazione della domanda e della relativa documentazione ; di fatto ci sono voluti quasi sei anni per poter ottenere il via libera al cantiere che insediatosi nel marzo 2016 ha concluso i lavori in questi giorni. La ditta Teodori di Gualdo Tadino ha eseguito gli scavi e la messa in opera delle condotte, mentre la Ceb di Gubbio ha curato il passaggio dei cavi, il tutto su progetto dell’architetto Walter Cherubini. 1440 metri la lunghezza totale dell'elettrodotto che parte da un'altitudine di 1040 mt per raggiungere quasi i 1300. 195 mila euro l’importo complessivo dei lavori finanziati dalla Fondazione Carisp, per un’opera che consentirà all’eremo di dire addio al generatore di corrente sinora utilizzato e alla croce di ferro che svetta sul Serrasanta di poter essere illuminata in modo permanente . I lavori non hanno mancato di suscitare anche la critica di alcune firme del mondo ambientalista, tra queste Mara Loreti che ha espresso le sue perplessità per un’opera che ha solcato con l’elettrodotto un’area dal grande valore naturalistico e paesaggistico.
“Sono state rispettate tutte le leggi che tutelano quest’area – ha detto il presidente Colaiacovo – è consuetudine che un lavoro di tale importanza porti con sé anche le critiche, ma con il tempo quelle si spegneranno mentre l’ottimo risultato resterà a beneficio della comunità”. Colaiacovo ha ricordato le tante occasioni di collaborazione tra la Fondazione e Gualdo Tadino: il prossimo appuntamento sarà con la sottoscrizione ufficiale di un accordo per istituire un fondo di solidarietà per le famiglie indigenti.
Sulla linea di una sempre maggiore collaborazione tra enti ed associazioni l’intervento sia del sindaco Presciutti che dell’assessore Mischianti, con un invito da parte di quest’ultima a superare le divisioni di preconcetto che a volte si creano.
Benedizione dell’elettrodotto, seppur a km di distanza , da parte del parroco Don Aldo Mataloni al termine degli interventi ed accensione delle luci intorno alle 18.30 nella notte ormai scesa su tutta la montagna gualdese. Alla fine la nebbia ha detto la sua rovinando lo spettacolo, che però è solo rimandato alla prossima notte sgombra di nubi.
Gubbio/Gualdo Tadino
11/12/2016 09:51
Redazione