Duemila presenze, molte provenienti da fuori Comune, quattro giornate di rappresentazione ( il 25 e 26 dicembre, l'1 e il 6 gennaio ), ottanta figuranti in costume d'epoca quattrocentesca.
L'associazione Capezza a Gualdo Tadino fa un bilancio dell'ottava edizione del presepe vivente "Venite Adoremus", nato nel 2015 su iniziativa allora di Porta San Facondino, divenuto negli anni espressione dell'associazione che prende il nome da uno dei quartieri storici del centro storico di Gualdo Tadino, quello che abbraccia i vicoli che dalla Rocca Flea scendono verso l'Isitituo Bambin Gesù.
Il ringraziamento del presidente di Capezza Fabio Pasquarelli a tutti coloro che in vario modo hanno sostenuto la manifestazione, le Suore Oblate in pirmis, ma anche la preoccupazione per il prossimo futuro: l'area che ospita il presepe è destinata a diventare una casa di accoglienza e i lavori di ristrutturazione potrebbero partire già dal prossimo autunno, il che significa spostare il presepe e ripensare l'intero allestimento. Da qui l'appello di Capezza per un sostegno economico quanto di volontari per non perdere un appuntamento cresciuto negli anni.
A TRG ( canale 13 ) stasera nel tg delle 19.30 l'intervista al presidente Fabio Pasquarelli.