Una settimana a decorrere dal 27 febbraio per fissare una data utile in cui incontrarsi e discutere dello sfruttamento dei pozzi di attingimento delle acque minerali Rocchetta .
E' quella che, con una lettera, la Comunanza Agraria Appennino Gualdese ha dato all'azienda imbottigliatrice di acque minerali dopo la sentenza che di fatto la riconosceva proprietaria del terreno e delle acque dove si trovano i pozzi . Lo aveva detto la presidente Nadia Monacelli che era disponibile ad incontrare Rocchetta e a trattare con essa i termini del prosieguo dell'attività industriale e così ha fatto, pur dettando un'agenda temporale molto stringente che sa di ultimatum. Se l'azienda risponderà positivamente, fissando una data d'incontro, la Comunanza indicherà in 60 giorni il tempo utile di contrattazione, 60 giorni durante i quali Rocchetta potrà continuare il prelievo così come ha fatto sinora. L'accordo dovrà avere come pressupposto imprescindibile per la Comunanza la tutela ambientale da effettuarsi in due modi: da un lato ripristinando l'area della Gola comporomessa dall'alluvione 2013, dall'altro effettuando uno studio di bacino che dovrà dire quanta acqua sorgiva è ancora disponibile nel sottosuolo al fine di tutelarne la sopravvivenza.
Sul fronte economico, la Comunanza chiederà il massimo delle ricadute possibili sul territorio derivanti dalla sfruttamento delle sorgenti , sia sotto forma di introiti economici sinora pagati alla Regione, sia sotto forma di coinvolgimento di persone ed aziende del gualdese nell'indotto. Con queste premesse , per la Comunanza l'attività industriale potrà proseguire secondo regole stabilite tra le due parti .
Regione Umbria e Comune di Gualdo Tadino non sono da ritenersi , secondo la Comunanza, soggetti interessati alla trattativa, avendo il giudice non riconosciuto loro alcuna titolarità sull'area ad uso civico.
La cosa non è piaciuta al sindaco Massimiliano Presciutti che ha ricevuto la lettera della Comunanza per conoscenza , come anche la Regione. Nel consiglio comunale aperto che trattava di sanità, il primo cittadino ha fatto riferimento alla missiva della Comunanza definendola una forma di non rispetto delle istituzioni completamente scalvacate, un attacco alla democrazia rappresentativa, oltre che una forzatura della legge visto che la sentenza del giudice è stata appellata e buona norma vorrebbe l'attesa del terzo grado di giudizio prima di intervenire.
Gubbio/Gualdo Tadino
28/02/2020 18:31
Redazione