Concluso a Gualdo Tadino nel tardo pomeriggio l'incontro promosso dal Comune sul tema della concessione Rocchetta e contraoversia legale con la Comunanza Agraria. Assente , come annunciato, la stessa Comuanza Agraria. Presenti oltre il sindaco la Regione nelle sue rappresentanze politiche e dirigenziali, l'azienda Rocchetta, associaizoni di categoria e sindacati.
Pubblichiamo il verbale redatto poco fa.
VERBALE DEL 22-07-2019 Ore 15,40
Incontro Convocato sulla vicenda Rocchetta con Prot. N° 2079/19
Risultano presenti alla seduta i soggetti di cui all’allegato foglio presenze.
Risulta altresì presente Augusto Pantaleoni, Segretario Generale del Comune, con funzione di verbalizzazione.
Il Sindaco prende la parola che chiede che i presenti appongano la propria firma sull’apposito registro che verrà fatto circolare per la Sala Consiliare.
Rende poi nota che Confartigianato Imprese Perugia ha fatto pervenire un messaggio di posta elettronica con cui giustificava la propria assenza all’incontro odierno.
Inoltre rende noto che la Comunanza Agraria Appennino Gualdese, mediante una nota, fatta pervenire al protocollo dell’Ente in data odierna, ha comunicato la sua assenza. Di detta nota il Sindaco fornisce integrale e pubblica lettura.
Ringrazia invece i presenti per il rispetto istituzionale dimostrato proprio dalla loro presenza.
Tiene a sottolineare il detto che gli assenti hanno sempre torto e si rammarica circa l’occasione persa per “il libero confronto” che doveva e poteva essere assicurato in data odierna.
Illustra le ragioni della convocazione citando il provvedimento giurisdizionale del Consiglio di Stato che, nella sostanza, ha riportato indietro le lancette dell’orologio.
Preannuncia ufficialmente la data del prossimo Consiglio Comunale Aperto che si terrà il 30 luglio p.v. riservandosi di comunicare l’orario all’esito della Conferenza dei Capigruppo che si terrà il prossimo 24 luglio 2019.
Con la presente convocazione l’Amministrazione Comunale dimostra di non poter tollerare ulteriori ritardi e perdite di tempo sulla questione.
Viene chiarito che l’area è da ritenersi “alluvionata” dal novembre 2013: fatto notorio che ha fatto si che privati ed aziende ricevessero degli indennizzi per le perdite subite.
La natura dell’evento è perciò di carattere “calamitoso” senza che vi siano responsabilità da addebitarsi alla società Rocchetta Spa.
Con la stessa si è anzi concordato un piano di investimenti di circa 30 milioni di euro interessanti l’area.
Sempre con il presente incontro si vogliono acquisire elementi volti a scongiurare il persistere di contenziosi in essere in maniera tale da assicurare che tali investimenti si dispieghino.
Agli atti risulta anche una proposta di conciliazione avanzata dalla Comunanza Agraria nei confronti della società Rocchetta Spa di cui il Sindaco fornisce integrale lettura pubblica.
La proposta conciliativa, in sintesi, si sostanzia in sei punti e tra questi il Sindaco rammenta che l’Amministrazione pubblica, che agisce per atti, ha già richiesto le stesse garanzie per l’attingimento onde evitare future carenze idriche per la popolazione.
Tali garanzie sarebbero già state attuate se non fossero pendenti i contenziosi.
Nel caso del perdurare dell’assenza del confronto si prenderà perciò atto della mancanza di volontà circa il conseguimento di un accordo transattivo.
I rapporti pregressi con la società Rocchetta Spa sono stati e saranno improntati ad un clima di massima trasparenza e correttezza.
La stessa società ha nel corso degli anni erogato delle somme per finalità sociali, sportive, culturali ecc. e perciò si auspica che nel futuro vi sia maggior coinvolgimento circa la destinazione di tale somme con l’Amministrazione Comunale.
Vi è inoltre un’altra importante novità dal corrente 2019: dal 30 al 40% dei canoni concessori versati dalla Rocchetta Spa potranno essere riversati nelle casse dei Comuni umbri; ciò potrà avvenire a fronte della presentazione di specifici progetti.
Al momento solo due Comuni dell’Umbria si sono attivati: Nocera Umbra e Gualdo Tadino che non si è limitato alla presentazione di un unico progetto ma ne ha presentati addirittura due.
A conclusione dell’intervento iniziale il Sindaco e per rendere chiara la posizione dell’attuale Amministrazione Comunale viene formulato l’auspicio che l’azienda Rocchetta Spa non solo rimanga attiva ed operi nel territorio gualdese, ma che possa ampliarsi e svilupparsi con auspicabili ricadute sulla comunità locale.
A questo punto il Sindaco nelle vesti di moderatore invita i presenti a prendere la parola e formulare le proprie considerazioni sulla questione.
INTERVENTI
Antonio Alunni - Presidente Confindustria Umbria
Prescindendo dalle questioni tecnico-giuridiche che riguardano gli addetti ai lavori Confindustria considera assolutamente positiva la presenza, di carattere industriale, della società Rocchetta Spa sul territorio.
Ovviamente le iniziative di carattere industriale vanno svolte in conformità alla normativa vigente, ma va qualificato come oggettivamente “rilevante” l’investimento messo in cantiere dalla Rocchetta Spa.
Oltre a ciò evidenzia che una opportunità notevole di sviluppo, non solo per Gualdo Tadino ma per tutta la Regione Umbria, viene ostacolata per le ragioni di pochi.
Formula una domanda, anche a nome degli antichi notabili gualdesi, di assunzione di responsabilità sociale e collettiva.
Fa presente in ultimo che vi sono altri territorio di produzione di acque minerali nella Regione ed è quindi a maggior ragione incredibile che vi sia questo ritardo nell’investimento procurato da pochi soggetti non rappresentativi di tutta la comunità gualdese.
Michele Greco – CIGL (in sostituzione di Vincenzo Sgalla)
Nel suo intervento evidenza il profilo relativo alle maestranze, non solo della società Rocchetta Spa, ma anche di tutte quelle del territorio gualdese.
L’investimento è sicuramente di notevole portata e devono essere assicurate le condizioni affinchè venga concretamente realizzato.
Le acque minerali caratterizzano la Regione Umbria e costituiscono una notevole fonte di ricchezza.
Si rende conto di essere un portatore di interesse di parte (quello dei lavoratori) però tutti devono svolgere la propria parte affinché si raggiunga tale obiettivo.
Il miglioramento della capacità estrattiva è ovviamente un fattore di rafforzamento dell’azienda e conseguentemente di garanzia dei livelli occupazionali, magari con l’auspicio di un aumento occupazionale.
Attualmente la composizione del personale impiegato nell’azienda Rocchetta Spa ammonta a circa 50-60 lavoratori che sono comunque un numero non trascurabile per questo territorio.
A conclusione dell’intervento auspica che vi sia una assunzione di vera responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Stefano Tedeschi – UIL (in sostituzione di Claudio Bendini)
Nel suo specifico ruolo di sindacalista afferma di aver seguito innumerevoli crisi aziendali e perciò ritiene paradossale l’esistenza di questo ostruzionismo nei confronti di un’azienda che manifesta l’intenzione di investire ingenti risorse sia nel territorio che nella propria azienda.
Auspica, in conclusione, il superamento di tale paradossale situazione.
Chiara Bigioni – Rocchetta Spa
Interviene per rendere palese il clima che viene vissuto all’interno della società: un clima di frustrazione e paralisi che va ovviamente a ripercuotersi sulla competitività della stessa società.
Rammenta che il termine previsto per l’ultimazione del programma di investimenti era del 2020 e quindi già ora (2019) si sarebbe potuta vedere la realizzazione di gran parte di tali investimenti.
La realizzazione di tale programma di investimenti avrebbe comportato l’assunzione di nuove unità di personale (27) senza conteggiare l’indotto, che ha pure la sua rilevanza.
Non va dimenticato che il provvedimento con cui è stato disposto il rinnovo della concessione è stato emesso in piena sinergia con le istituzioni preposte.
Di fatto si realizza una paralisi dello sviluppo dell’azienda Rocchetta Spa causata dall’azione di pochi soggetti.
Alfredo Morrone – Avvocato Rocchetta Spa
Rende note le problematiche di carattere giuridico sottese alla vicenda e derivanti dal fatto che un Ente del “passato” abbia potuto creare intralcio allo sviluppo dell’impresa operante nell’ambito di una “concessione mineraria”.
Sottolinea che gli interessi pubblici riguardano a circa 1000 mq. che non sono altro che aree circostanti i pozzi di prelievo e su tali aree giustamente è stata riconosciuta un’indennità di compressione degli usi civici.
Cosa altresì peculiare è che il Tar dell’Umbria ha già chiaramente stabilito che a favore della Comunanza non sussiste alcuna legittimazione: situazione di per se assolutamente surreale e paradossale.
Processualmente rende noto che, per suo tramite, la società Rocchetta Spa ha fatto istanza di rifissazione dell’udienza dinnanzi al Tar con conseguente “riassunzione”: attività che sarebbe stata di spettanza della Comunanza. Ma con ciò la Rocchetta Spa vuole metter fine a ulteriori “perdite di tempo”.
Riassume i contenuti della sentenza del Consiglio di Stato che ha rimesso il tutto dinnanzi allo stesso organo giudicante Tar dell’Umbria.
Con le azioni di contrasto intraprese dalla Comunanza viene a realizzarsi un ostacolo e un vero e proprio pregiudizio al libero esercizio dell’impresa: diritto costituzionalmente garantito.
Il pregiudizio lamentato è soprattutto di natura concorrenziale nel non aver potuto porre in essere il proprio piano industriale.
Conclude sulla proposta conciliativa che definisce “di carattere eversivo” dei principi per ordinamento dello Stato Italiano e ne esplica le ragioni.
Andrea Rueca – CNA
La presenza della Rocchetta Spa nel territorio è da considerarsi un vero e proprio valore aggiunto.
Viene pertanto auspicato un accordo conciliativo tra le parti per consentire il dispiegamento conseguente dell’ingente investimento.
Auspica altresì che vi sia una ricaduta occupazionale positiva sul territorio proprio perché saranno gli stessi artigiani e pubbliche e medie imprese locali ad essere chiamati a lavorare per il progetto.
L’accordo tra le parti, senza entrare nel merito specifico delle posizioni, deve essere assolutamente raggiunto.
Angelo Viterbo - Direttore Risorse Idriche e Rischio Idraulico - Regione Umbria
In qualità di tecnico della Regione chi ha curato il procedimento amministrativo che ha portato al rilascio del rinnovo della concessione tiene a sottolineare la sua assoluta regolarità e correttezza.
Francesco Grohmann - Dirigente Servizio Foreste, montagna, sistemi naturalistici, faunistica – Regione Umbria
Interviene per evidenziare l’evoluzione normativa di recente intervenuta sul tema degli usi civici, ma rassicura sul fatto che la recente normativa (2017) non rileva sulla vicenda attuale.
Fernanda Cecchini - Ass. Agricoltura, Cultura e Ambiente Regione Umbria
Condivide l’impostazione del sindaco nell’impostazione attuale alla vicenda consistente nel convocare le parti ed i portatori di interesse prima della convocazione del Consiglio Comunale Aperto e rimarca a sua volta l’assenza della Comunanza.
Viene svolto un escursus storico ed anche riguardante il suo assessorato in merito alla vicenda che ritiene particolare e comunque abbastanza complessa.
Ribadisce comunque che il diritto vantato dalla Comunanza è arcaico ma è pur sempre un diritto.
In tal senso il punto di vista della Comunanza non è condivisibile, ma va comunque e pur sempre rispettato.
Un principio di carattere generale va comunque ribadito e cioè che l’acqua del sottosuolo è di competenza regionale.
Il rinnovo della concessione anticipatamente emesso sette anni orsono ha principalmente la sua ragion d’essere nel piano industriale di investimenti della società Rocchetta Spa con conseguente garanzia di rientro.
Tale piano di investimento comporta, contestualmente, il recupero dei danni cagionati dall’alluvione del novembre del 2013.
Comunque l’Assessore Regionale non ritiene che vi sia spazio conciliativo e quindi la parola conclusiva spetterà al Tar Umbria.
INTERVENTO CONCLUSIVO
Massimiliano Presciutti – Sindaco Gualdo Tadino
Quando si è parlato di “rispetto”, questo deve essere inteso come reciproco e pertanto l’assenza della Comunanza è da ritenersi “una mancanza di rispetto” nei confronti di tutti i partecipanti convocati.
Viene data lettura di una nota datata 26-10-2016 rivolta dal Sindaco alla Comunanza in cui vengono richiesti circa 7 milioni di euro, investiti in passato sui territori montani attualmente in carico alla Comunanza oltre ad un milione di euro per le spese di personale coinvolto.
Oneri che vanno restituiti al bilancio comunale e quindi a tutta la comunità amministrata.
Gravano inoltre sulla Comunanza obblighi di natura contributiva come per qualsiasi altro soggetto (cittadino, famiglia, impresa) che al momento rimangono senza esito.
Infatti nella loro qualità di amministratori di beni collettivi sulla Comunanza gravano i correlativi oneri.
Per quanto riguarda il ripristino dell’area – evento risalente al novembre 2013 – prima dell’assunzione della carica a sindaco vi sono stati un sindaco ed un commissario prefettizio e nessuno di loro ha ritenuto di doversi attivare in qualche modo per ordinarne il ripristino.
Già dal 29 Ottobre 2015 è stata comunque avanzata una richiesta esplicita di ripristino dell’area alluvionata, nell’ambito di un più ampio progetto denominato “Oasi Rocchetta”che purtroppo a tutt’oggi non è stato realizzato.
Va comunque fatto presente che non è sufficiente il semplice ripristino dell’area, ma occorre comunque un investimento complessivo che renda effettiva la sua fruibilità.
Per far ciò occorre un investimento di circa 3/4 milioni di euro.
A questo punto, ribadendo che coloro che sono assenti hanno sempre torto, attribuisce una grave responsabilità politica sulla Comunanza.
Con la prossima programmata seduta aperta del Consiglio Comunale verrà stabilito un termine per dimostrare se si ha o meno buona volontà e buon senso sulla vicenda, ciò per una questione pregiudiziale di “chiarezza”.
Le vie giurisdizionali non sono auspicabili, ma con rammarico se ne prenderà atto.
Gubbio/Gualdo Tadino
22/07/2019 20:00
Redazione