Emozione, commozione, fede, partecipazione. Sono questi alcune delle parole con le quali chi ha partecipato commentava una volta giunto al termine la processione con la quale è stata accompagnata l’urna contenenti i resti di San Facondino dall’omonima Pieve fuori città alla basilica concattedrale di San Benedetto, in occasione del XIV centenario della morte del santo vescovo.
Diverse centinaia di persone, fedeli della parrocchia di San Facondino ma anche di altre zone della città, una folta rappresentanza di Porta San Facondino con i priori Salvatore Zenobi e Moira Viventi, i priori delle altre Porte, Paolo Campioni e Monia Mattiacci- Corrado Petrini e Patrizia Brunetti - Fabio Ippoliti e Cinzia Pellegrini, i membri della Confraternita della Santissima Trinità, la banda cittadina del maestro Sesto Temperelli insieme al parroco don Fernando Canicula, e ai sacerdoti mons. Luigi Merli, don Dante Minelli , don Francesco Berrettini, hanno accompagnato le spoglie mortali di San Facondino negli oltre tre chilometri che separano le due chiese.
A rendere ancor più suggestiva la processione – iniziata alle 21 - le tante fiaccole che hanno illuminato il percorso compiuto dall’urna del primo vescovo tadinate scomparso 1400 anni fa, nel 607, con uno sforzo organizzativo sostenuto dal comitato parrocchiano e dai portaioli gialloverdi.
L’urna storica, massiccia e pesante , era adagiata su un carro trainato da un imponente cavallo, illuminata da quattro lanterne. Una situazione che ha creato sicuramente un effetto misto tra fede ed emozione che ha colpito profondamente chi partecipava e chi assisteva alla processione.
Emozione forte che si è scatenata in un applauso, quasi liberatorio, che ha salutato l’ingresso dell’urna all’interno della basilica cattedrale, tra parecchi volti rigati dalle lacrime, con tutti i presenti consapevoli di vivere un momento “storico”, visto che questa processione si svolge ogni cento anni.
Ad accogliere San Facondino nella chiesa di San Benedetto anche tanti fedeli di quella parrocchia con il vicario foraneo, mons. Giancarlo Anderlini. Anche mons. Anderlini, che era visibilmente commosso dalla tanta partecipazione, ha sottolineato la storicità del momento. Nella sua breve omelia il parroco di San Benedetto ha ricordato la figura del santo Facondino, primo vescovo della città di Tadino, “difensore e divulgatore di fede” , il cui culto è radicato nel territorio come dimostrato anche dalla grande partecipazione di giovedì sera che deve servire – come ha sottolineato mons. Anderlini – a rafforzare la fede in un momento così difficile.
L’urna di San Facondino rimarrà presso la cattedrale di San Benedetto sino al 19 agosto. In quella data, dopo la messa solenne celebrata al vescovo emerito Sergio Goretti alle 18 animata dalla Corale Cai, il ritorno dell’urna di San Facondino presso la chiesa parrocchiale dove è custodita, sempre con una processione solenne con partenza alle 21.
Il 26 agosto invece è in programma alle 18 una messa solenne celebrata dal vescovo emerito di Gubbio, Pietro Bottaccioli, con un coro di Canti Gregoriani di Fabriano. Una messa che sarà anche il momento per i portaioli di Porta San Facondino di stringersi intorno al proprio Santo.
Il giorno dopo si terrà l’adorazione eucaristica con i vespri solenni in onore del Santo, mentre il 28 – data in cui si festeggia da calendario la ricorrenza del santo – è prevista una messa concelebrata presieduta dal vicario foraneo monsignor Giancarlo Anderlini.
Le celebrazioni religiose si concluderanno il 2 settembre con la messa solenne celebrata dal vescovo diocesano, Domenico Sorrentino.
17/08/2007 19:50
Redazione