"Il movimento 30 Aprile, nel segno della trasparenza, vuole condividere con tutti le ragioni che ci hanno portato alla decisione di non partecipare alle primarie indette dai componenti l’appello per Gualdo".
Si apre così una lunga nota del Movimento 30 aprile con la quale motiva la decisione di non prendere parte alle primarie che vedranno di fronte Brunello Castellani e Gianluca Graciolini.
"Presentare un progetto credibile di vera svolta per la nostra città avrebbe richiesto altre prerogative, sarebbe stato necessario procedere in maniera profondamente diversa sin dall’inizio. La definizione di un obiettivo comune era il punto di partenza, ma sin da subito è apparso chiaro che non per tutti l’obiettivo era scongiurare una seconda legislatura del sindaco commissariato, per alcuni la competizione si fermava all’interno della sinistra. Su questo si è infranta la possibilità di organizzare una coalizione che avesse i connotati per essere chiamata tale. Quello scenario ci avrebbe creato un problema di convivenza non riconoscendoci nel campo di competizione collocato solo nella sinistra storica, addirittura evocando tradizione e ideologie dei partiti socialisti e comunisti, che pur nel dovuto rispetto, riteniamo ormai archiviate e consegnate al giudizio della storia e per noi improponibili per una elezione amministrativa. Su questo il nostro movimento è stato chiaro e limpido sin dall’inizio, ne destra ne sinistra, solo Gualdo.
Una volta definito l’obiettivo e organizzata una coalizione sarebbe stato necessario trovare il collante ovvero il programma di coalizione che, una volta condiviso, avrebbe rappresentato la matrice della proposta amministrativa comune a tutti i candidati. Anche su questo punto focale non si trovano convergenze, infatti fino ad oggi sono stati snocciolati elenchi di necessità che potrebbero essere condivise in tutti i comuni Umbri. La questione è ancora più evidente sui contenuti esposti dalle singole candidature che, in carenza di argomenti, si limitano ad attaccare gli altri candidati dimenticandosi che è tra loro che stanno duellando. La mancanza di competizione lascia quasi intravedere che i giochi siano fatti, che ci sia già un vincitore solo da conclamare con i numeri , che saranno certamente eclatanti, condizione questa che confermerebbe la sostanziale teatralità dell’evento.
Ultimo punto le regole del gioco, posto che le condizioni ci fossero state, come scegliere il miglior interprete di quella coalizione e di quel programma? Le tradizioni democratiche del nostro sistema offrono diverse possibilità, tutte legittime e democratiche, una di queste sono le primarie, che va chiarito, rappresentano uno strumento non il fine. Anche su questo non abbiamo trovato punti di condivisione perché per noi il passaggio delle primarie è un momento di condivisione e di coesione attraverso il quale scegliere un nome tra quelli proposti, per altri invece è il mezzo attraverso il quale consumare vendette covate da anni, far pesare le proprie capacità di controllo del voto, usare in modo spregiudicato la possibilità di “gestire” il voto della controparte per usarlo contro l’avversario o peggio ancora, consentire spudoratamente che l’avversario politico possa contribuire a scegliersi il proprio competitor. Ed in questo le esperienze vissute a Gualdo purtroppo danno ragione a questa tesi.
Questi sono i motivi per cui abbiamo deciso di non partecipare, la nostra posizione non ci impedisce di fare il nostro in bocca al lupo a Gianluca Graciolini e Brunello Castellani salvo poi, nell’interesse di Gualdo, confrontarci sulle nostre proposte e valutare con attenzione quelle che arriveranno da questa iniziativa".
Gubbio/Gualdo Tadino
18/03/2014 17:55
Redazione