Gubbio, è la settimana definitiva per il mercato

di Roberto Minelli Caleri, Bazzoffia, Manfredini, Martinetti e Borgogni. Saranno questi – salvo clamorosi colpi di scena - i prossimi acquisti del Gubbio, acquisti che probabilmente daranno un’impronta decisiva alla squadra che affronterà il campionato 2008/2009. Caleri, 34anni, punto di riferimento della Sangiovannese, formerebbe insieme al capitano Sandreani una coppia di mediani che in mezzo al campo garantisce qualità e quantità. In più i due potrebbero, grazie alla loro esperienza, fare da chioccia ai promettenti giovani eugubini Emanuele Gaggiotti e Manzo, giovani sui quali la società di via Paruccini sembra nutrire forti aspettative. Il 20enne Bazzoffia, invece, sarebbe l’attaccante esterno tanto gradito a mister Beoni, vista la sua adattabilità al 4-2-3-1 disegnato dal tecnico aretino. Bazzoffia, di proprietà dell’Arezzo, è inoltre un under 21, motivo ulteriore che ha spinto il diesse Bignone ad accelerare la trattativa. Sono ore decisive anche per quanto concerne l’estremo difensore. Niccolò Manfredini ha superato la concorrenza di Pazzagli, figlio dell’ex portiere di Ascoli e Milan. L’ostacolo, a questo punto, considerata la volontà del giocatore di venire a Gubbio, è rappresentato dalla Fiorentina, proprietaria del cartellino; Pantaleo Corvino infatti non vorrebbe elargire ai rossoblu un premio di valorizzazione, anche se alla fine l’uomo-mercato dei viola non continuerà ad opporsi. Se dovesse saltare la trattativa, resta in piedi la pista Poluzzi, reduce da una brillante stagione alla Giacomense, vincitrice del campionato di serie D. Per Martinetti basta attendere soltanto il suo rientro dalle vacanze. Poi l’attaccante ponteggiano sarà un giocatore del Gubbio, e nel corso del campionato potrebbe rappresentare il cosiddetto asso nella manica, l’uomo che nei momenti di difficoltà, grazie alla sua scaltrezza in zona gol, potrebbe rivelarsi decisivo. Infine Borgogni. E’ dai tempi di Felice Parisi che al Pietro Barbetti non si vede un numero 10 capace di giocate imprevedibili, di quelle che al giocatore normale non verrebbero neppure in mente. L’ex Sansovino rientra in questo identikit, e il suo rapporto con il tecnico Beoni lo potrebbe portare a dare qualcosa in più anche sul piano della disponibilità al sacrificio. Comincia dunque davvero a prendere forma il Gubbio che verrà. I volti nuovi sono assolutamente funzionali al modulo voluto da Beoni; i giocatori ci sono, ora c’è da fare la squadra.