Gubbio Ciclismo Mocaiana: Esordienti e Allievi di scena domani a Mocaiana

Gli Esordienti e gli Allievi protagonisti del Trofeo “Alfamedica-Acqua&Sapone”, del Memorial “Matteo Radicchi” e del Trofeo “Salvatore Castellani”. L’organizzazione, come sempre è della Gubbio Ciclismo Mocaiana. Il via alle 9,30 con il Trofeo “Alfamedica-Acqua&Sapone” per gli Esordienti di primo anno. A imporsi l’anno scorso fu Dario Minandri della Civitavecchiese, che tagliò il traguardo da solo. Ondulato e senza salite dure il percorso di 30 chilometri che da Mocaiana passerà per Madonna del Ponte, bivio Fontanelle, Scorcello, San Martino in Colle, Belardello, Mocaiana per complessivi due giri. Sarà poi la volta degli Esordienti di secondo anno sfidarsi per la conquista del “Matteo Radicchi” lungo i 35 chilometri di un percorso ondulato e senza salite di particolare durezza. Nel 2008 il vincitore fu Steven Salutari della Subequana, che si impose con un vantaggio di 1’30’’ dopo una fuga solitaria di 15 chilometri. La gara vuole ricordare Matteo Radicchi, scomparso in maniera prematura nel 2004, che col sodalizio eugubino corse nelle categorie Giovanissimi, Esordienti, Allievi e Juniores, per poi passare tra gli EU23 con la Fracor. «Matteo – sottolinea il presidente della Gubbio Ciclsimo Mocaiana, Luigi Barbi – era una persona buona, seria, dinamica e professionale, un amico per tutti noi, legatissimo ai colori della Mocaiana. Ed è per questo che insieme alla sua famiglia abbiamo voluto dare vita a questa gara». Gli Allievi scenderanno invece in strada alle 15 per aggiudicarsi il “Salvatore Castellani”. 72 i chilometri di un percorso ondulato e senza salite dure per complessivi quattro giri. A imporsi l’anno scorso per la seconda volta consecutiva fu Manuel Senni della Fiumicinese, che vinse in volata. La gara intende ricordare la figura del ds scomparso nel 2002. Grande appassionato di ciclismo, dopo aver frequentato i vari corsi da direttore sportivo e aver maturato esperienze vicino a tecnici di spessore nazionale, Castellani guidò per molti anni la formazione Allievi, ottenendo ottimi risultati. «Oltre alle sue innegabili capacità tecniche, Salvatore – evidenzia Barbi – ha portato nel ciclismo quel dinamismo e quella simpatia che erano insite nel suo carattere. “Tore” riusciva sempre a trovare del tempo per dedicarsi al suo sport preferito. Resta difficile la domenica mattina vedere l’ammiraglia partire dalla piazza di Mocaiana senza lui al volante».