Ospiti lunedì sera a Fuorigioco la nutrita delegazione del Team Acqua & Sapone Gubbio Ciclismo Mocaiana. A guidare tutti il presidente Luigi Barbi, al suo fianco i decani dell'attività ciclistica eugubina Pino Berettoni e Massimo Pascolini, oltre al giovane maestro di mountain bike Lorenzo Calzuola e ai direttori sportivi Giorgio Nicchi e Francesco Montedori, figlio d'arte con il padre Giancarlo per anni nella Nazionale azzurra e da qualche stagione attivo collaboratore e tecnico della Gubbio Ciclismo Mocaiana. A rompere il ghiaccio proprio il presidente di quello che era iniziato come Velo Club Mocaiana, giunto ormai al suo cinquantessimo anno di fondazione: “La nostra attività parte da molto lontano, è passato mezzo secolo da quando è nato l'intero movimento e siamo una delle società più importanti, concrete e attive di tutto lo stivale. Inizialmente il ciclismo era vissuto come appuntamento fisso della festa del paese, pi abbiamo iniziato ad intraprendere l'attività partecipando ad alcune gare durante la stagione e piano piano abbiamo messo le basi per quello che oggi è diventato un movimento con una sessantina di atleti che formano le squadre del nostro settore giovanile che culmina con l'lite Under 23. Siamo una delle poche società che può vantare ogni categoria del settore giovanile e questo non può che farci piacere. Abbiamo tecnici preparati e una buona organizzazione del nostro staff, cooperiamo tutti e riusciamo ad avere anche i frutti del nostro lavoro nonostante le tante difficoltà che questi tempi portano”. Pino Berettoni calca invece la mano soprattutto su come il sodalizio va avanti principamente con le proprie risorse, senza ovviamente tralasciare l'importante supporto di uno sponsor come quello dell'Acqua & Sapone: “Senza dubbio uno sponsor del genere non può che facilitarti il lavoro e portare meglio avanti quelli che sono i nostri progetti. Ma voglio ricordare soprattutto di come andiamo avanti facendo leva su di noi, sulle risorse finanziare della nostra società, nulla ci è stato mai regalato per caso. Faccio un esempio concreto: nell'anno in cui è sorta l'impianto ciclabile “Le Cerque” noi abbiamo chiesto ricevendo risposta positiva, al Comune l'appezzamento di terra sul quale era stato progettato inizialmente il nuovo campo di rugby. Poi i lavori alla fine li abbiamo portati avanti noi, e vista la buona riuscita della nostra opera, ora è un impianto di cui può usufruire l'intera cittadinanza non solo noi, o appassionati della bicicletta, ma anche coloro che amano fare jogging o una semplice passeggiata”. Massimo Pascolini invece spiega la filosofia sposata dalla Gubbio Ciclismo Mocaiana: “Formiamo atleti e speriemo buoni ciclisti, per noi erò è anche un importante momento di crescita personale e a livello umano per tutti i ragazzi. Il ciclismo è uno sport diverso dal calcio per ovvi motivi, ma non viene meno lo spirito di aggregazione e di squadra: alla fine allenarsi insieme tutte le settimane e preparare le gare della domenica forgia anche i rapprti interpernsonali. Organizzaziamo anche i ritiri durante il periodo estivo e quinfi è un occasione per vivere nuove esperienze lontano da casa e alo stesso momento crescere dal punto di vista agonistico. Ora stiamo allacciando rapporti anche con altre realtà del territorio come Gualdo, Umbertide e Città di Castello, pe un continuo movimento di crescita ed espansione”. Lorenzo Calzuola, invece, nonostante la giovane età e l'aver da poco accantonato gli impegni agonistici, avrà il compito di portare avanti assieme a Luca Tomassini, il nuovo progetto del team eugubino: una scuola di mountain bike. Il motivo è presto detto: “Ci siamo accorti che molti ragazzi si avvicinano più piacevolmente a questa disciplina piuttosto che di primo acchitto alla bici su strada. In fin dei conti la mountain bike può essere più stimolante, si affrontano percorsi difficili, non è facile imparare dal punto di vista tecnico si è più a contatto con la natura, è meno monotono di girare per un toto km in un circuito. In più il bagaglio di conoscenze della tecnica ti permette di affrontare meglio il passaggio alla bici di strada. Questo è il nostro primo anno, contiamo di imitare l'esperienza fatta l'anno passato già tra Sigillo e Costacciaro, dove hanno risposto presenti ben 28 ragazzi. Sarebbe un successo enorme al nostro primo tentativo avvicinarsi a questo risultato”.
Gubbio/Gualdo Tadino
11/02/2015 12:12
Redazione