Hanno raccontato le proprie esperienze di studio o di lavoro lontano da casa, i giovani eugubini ed eugubine "fuori sede", chiamati a raccolta dall'associazione Città Futura, in un partecipato incontro alla sede della Società Operaia, che ha fatto seguito all'evento pubblico "Parola alla città". Tanti ragazzi e ragazze, che si sono trasferiti lontano da Gubbio, hanno avuto modo di raccontare i propri percorsi, mettendo in luce le difficoltà incontrate nell'essersi trasferiti all'estero o in altre città italiane. "Per molti – spiega il presidente di Città Futura, Jacopo Cicci - la necessità di fare esperienze stimolanti e di trovare un lavoro adeguato al proprio profilo professionale è risultata la causa principale di questa scelta che però può trasformarsi in opportunità per la nostra comunità". Città Futura infatti, in una nota, spiega come i giovani presenti all'evento, dopo aver raccontanto le proprie esperienze lontani da casa, abbiano espresso la volontà di rientrare e di contribuire, sia direttamente che da lontano, allo sviluppo cittadino. Come? "Con proposte ed idee - dicono dall'associazione - incentrate sulla necessità di costruire un progetto che qualifichi la reputazione di Gubbio come luogo dove poter vivere e lavorare bene, ad iniziare dalle infrastrutture viarie, ma soprattutto attraverso le opportunità lavorative offerte dalla digitalizzazione e relative connessioni telematiche". "È stato uno straordinario incontro – ha concluso il vicepresidente di Città Futura Leonardo Nafissi - con tanti giovani bravi e motivati con esperienze davvero interessanti ed è già stato predisposto un questionario che consentirà di approfondire i temi discussi, al fine di raccogliere proposte e idee per lo sviluppo della città".