Gubbio: Consiglio comunale verso l'astensione sul bilancio, ipotesi Commissario sempre più vicina

Si profila sempre più concreta l'ipotesi del Commissariamento del Comune di Gubbio. E' ancora in corso la seduta del Consiglio comunale che doveva approvare il bilancio consuntivo, ma si fa strada la prospettiva di un'astensione di quasi tutti i consiglieri. Intanto mentre continua la discussione, si sta formando una folta platea in sala di eugubini curiosi ed interessati a capire il futuro del governo cittadino. Si profila sempre più realistica la possibilità che gran parte della maggioranza si asterrà sul documento finanziario consuntivo. Dall'avvio della seduta consiglieri del Pd e dei Socialisti stanno lavorando alla stesura di un documento che potrebbe accogliere le motivazioni di questa presa di tempo. Se il bilancio non dovesse trovare oggi i 13 voti necessari, passerà tutto nelle mani del Prefetto. Da quando dalla prefettura si prenderà atto dell'empasse, ancora 20 giorni di tempo per riconvocare una nuova seduta e tentare una nuova alzata di mano. Il tutto in coincidenza con il periodo di festa di metà maggio, che potrebbe significare fine della esperienza amministrativa del governo Guerrini. Esemplificative le dichiarazioni di Socialisti e Federazione della Sinistra, sino a poche ore fa a sostegno di sindaco e governo. "La giunta e' allo sfascio" ha detto Aldo Cacciamani che in maggioranza e' rimasto ma che non nasconde la frantumazione straordinaria del consiglio comunale. Parole che devono fra presagire un voto contrario? L'ultimo rimasto tra gli scranni della Federazione della Sinistra non usa mezzi termini: "Facciamo tutti un esame di coscienza e analizziamo le nostre responsabilità. Abbiamo tutti tradito le aspettative dei nostri cittadini. Io faccio fatica a capire il Pd, e' il gruppo perno della maggioranza e si comporta come se questa situazione non fosse un loro problema. Questa sala non è degna di accogliere questo esecutivo". Da decifrare anche la posizione dei Socialisti, alla luce delle parole ferme e inequivocabili di Giuseppe Brunelli ben più critiche di quelle di apertura della seduta di Aloia. "Registro una scaletta di fatti, in questi ultimi giorni, che non mi piace. Il mio partito ha fatto un comunicato critico, su quello il sindaco prima rintuzza, oggi invece fa la pecora e tra poco non so cosa succederà. Non mi piace! Non e' possibile che in 2 anni 5 assessori sono stati cambiati. C'è qualcosa che non va. C'è da capire una volta per tutte che la coalizione ha problemi nel mentre che la città ha bisogno di risposte concrete. Dobbiamo essere seri e corretti, dire se è ora di andare avanti con le nostre responsabilità o dire se non siamo stati in grado di guidare la nostra città". E altre bordate arrivano ovviamente dagli scranni dell'opposizione. Lupini (Gubbio per noi) richiama il PD e la maggioranza alle proprie responsabilità. L'ex consigliere comunale di maggioranza Graziano Cappannelli dell'Idv ha preferito non parlare di "arresto" per il governo: "Per ovvi motivi questa parola non mi piace! - ha ironizzato - Preferisco dire, sindaco per lei Miss Italia finisce qui! Non ci sono più le condizioni per andare avanti". Sulla stessa linea l'altra ex componente della maggioranza, Antonella Stocchi: "Il tentativo di bagno d'umiltà' di quest'oggi da parte del sindaco e' arrivato ormai troppo tardi. Della maggioranza uscita dalle urne sono rimasti solo i Socialisti ed il Pd. Ora la città non ci crede più. Qualunque commissario governerà meglio di questa maggioranza". Anche Marino Cernicchi ha preso la parola: "Pensiamo al bene della città, qualunque decisione si prenderà oggi. Evitiamo di creare ancora più confusione in una città che ha bisogno di risposte e di interventi concreti". Ha letto integralmente il documento che motiva l'uscita dal governo Stefano Ceccarelli di Sel, ormai passata all'opposizione. "Le parole del sindaco mi hanno sorpreso, parole improntate al rispetto delle istituzioni. Sono però tardive. Il progetto ambizioso col quale ci siamo presentati davanti ai cittadini e' naufragato". Insomma il quadro appare chiaro: non sembra esserci futuro per la Giunta Guerrini e al momento l'ipotesi dell'astensione collettiva è la più probabile. La parola dopo passerebbe al Prefetto, ma politicamente anche la strada delle dimissioni dell'attuale sindaco appare tracciata.