Gubbio: I Socialisti propongono la sfiducia a Guerrini per salvare il consuntivo

Lunedì è il giorno del consiglio comunale che deciderà il futuro del governo di Gubbio. Questa mattina c’è stata una nuova riunione di maggioranza alla presenza del sindaco Guerrini e dei gruppi consiliari Pd, Socialisti e Federazione della sinistra. Con l’uscita anche di Sel, infatti, le forze di governo sono rimaste tre delle iniziali cinque. Assenti all’incontro di questa mattina Aloia del Psi, Francioni e Menichetti del Pd. L’incontro sembra essere stato di nuovo molto teso,con toni forti e reciproche accuse anche sulla gestione dei lavori della seconda commissione consiliare. Il sindaco avrebbe confermato la disponibilità manifestata nelle ultime settimane, disponibilità a rivedere la composizione della giunta, a ricucire i rapporti con il presidente del consiglio comunale ed a rivedere il modus operandi generale. Garanzie che però continuano a non convincere più socialisti e piddini: Ruspi e Brunelli avrebbero dichiarato di considerare conclusa questa esperienza amministrativa senza più possibilità d’appello. Ieri sera intanto i Socialisti si sono incontrati scrivendo e deliberando una possibile mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. L’idea è quella di votare il bilancio consuntivo per senso di responsabilità ma di non salvare il governo. Come fare? Arrivare all’avvio della seduta con la mozione già sottoscritta da tutta la maggioranza così che la caduta di Guerrini e della giunta sia certa, solo rimandata alla successiva seduta consiliare, e dunque anche di pochi giorni. Ma non tutto il Pd vuole rischiare di trascinare ancora i tempi: mentre Cacciamani della Fed avrebbe espresso parere favorevole alla proposta socialista, i piddini sarebbero intenzionati a sfiduciare il sindaco direttamente lunedì mattina sul bilancio consuntivo. La seconda convocazione del consiglio è prevista alle ore 9.30 ma già alle 8.30 è convocata una conferenza dei capigruppo per sottoporre a tutti anche il documento socialista. Ma non solo, perché si vorrebbe anche anticipare alcuni punti dell’ordine del giorno per far sì che alcune questioni possano comunque trovare un prosieguo anche in fase di commissariamento.