Gubbio: Lorenzetti, "Un riconoscimento particolare per i Ceri"

La legge regionale ha definito uno statuto speciale per la Festa dei Ceri, l’unica manifestazione sottratta al vaglio della commissione, riconosciuta nell’articolo 3 come “la più arcaica espressione culturale dell’identità regionale”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti e dall’assessore alla Cultura Silvano Rometti in risposta al documento che il Comune di Gubbio e le istituzioni ceraiole avevano consegnato alla Lorenzetti in occasione del taglio del nastro dell’ex seminario, documento in cui un’intera città ha chiesto una maggiore considerazione per la Festa dei Ceri, non paragonabile a manifestazioni definite storiche anche con soli cinque anni di vita alle spalle. “La Festa dei Ceri è considerata espressione culturale dell’identità regionale – recita la lettera inviata al sindaco Orfeo Goracci e ai rappresentanti delle istituzioni ceraiole dalla presidente Lorenzetti – E’ evidente che non può esservi confusione tra l’elenco delle manifestazioni e la Festa dei Ceri. Proprio per questo la Regione ha voluto riconoscere ufficialmente l’unicità e la singolarità dei Ceri rispetto a tutte le altre manifestazioni che usufruiranno degli interventi previsti dalla legge. Un riconoscimento – ha affermato ancora Lorenzetti – che troverà riscontri all’interno del regolamento che si sta predisponendo”. Insomma, a detta della Regione, la Festa dei Ceri non finirà nel calderone delle tante e diverse manifestazioni storiche che caratterizzano la regione, anzi le verrà riservato un posto in prima fila nel regolamento attuativo che verrà presto redatto. Insomma, la disponibilità ad andare incontro alle esigenze espresse dall’intera comunità eugubina c’è. Ora però resta da vedere in che modo la Regione riuscirà a sottolineare l’unicità e la singolarità di quella che è la manifestazione più arcaica dell’Umbria tanto da esserne diventata il simbolo.