Gubbio, Magi chiarisce la seduta a porte chiuse: "Chiedo scusa ai tifosi ma non accetto insulti"

Conferenza stampa esplicativa e chiarificatrice, quella odierna, per l'allenatore del Gubbio Giuseppe Magi alla vigilia di Gubbio - Sud Tirol. Più che della partita, difatti, si è parlato di ciò che è successo ieri nella seduta a porte chiuse con qualche piccolo momento di tensione con alcuni tifosi rimasti fuori dallo stadio: "Chiedo scusa ai tifosi, non era per escluderli e non era per mancare di rispetto a nessuno. La decisione di allenarsi a porte chiuse nel nostro ambito è legittima, a Gubbio l'ha fatto Torrente che qui ha vinto due campionati e l'hanno fatto anche tanti allenatori che mi hanno preceduto senza che si scatenasse questo vespaio. Non accetto pero' insulti, visto che mi sono arrivati anche in maniera pesante e gratuita: io non ho problemi, anzi, se il problema sono io me ne posso pure andare ma penso di non meritarmi assolutamente questi insulti. Io come tutti commetto degli errori ma cerco sempre di dare il massimo delle mie possibilità, come fa la società e come fanno i giocatori, per portare avanti il nostro lavoro serenamente e seriamente. Noi abbiamo bisogno dei nostri tifosi, che sono sempre entrati allo stadio anche quando, lo scorso anno, le cose andavamo male e oggi abbiamo deciso di allenarci a porte aperte proprio perchè ci serve unione e unità d'intenti alla vigilia della prima gara casalinga stagionale. Comunque il nostro obiettivo è e resta quello di mantenere la categoria e domani con il Sud Tirol sarà una partita difficilissima". Stasera nel Trg Sport(ore 19.45) servizio sulla conferenza stampa del tecnico pesarese