Va verso il gran finale il Gubbio No Borders festival 2012 dopo la straordinaria due giorni, dedicata ai giovani musicisti, con i nuovi percorsi del jazz. Oggi pomeriggio l’attualità scottante del terrorismo fondamentalista in Italia, e in Umbria, sarà protagonista della sezione letteraria “Il piacere del testo”, con la presentazione del libro “Un istante prima. Come è cambiato il terrorismo fondamentalista in Europa dieci anni dopo l’11 settembre. Il racconto di un magistrato in prima linea” (Mondadori, 2011), alla presenza degli autori: il giudice Stefano Dambruoso e il giornalista d’inchiesta Vincenzo Rosario Spagnolo. Partendo dalla cronaca che riempie le pagine dei giornali anche in Umbria - è recente il rimpatrio di Mostapha El Korchi, ex imam di Ponte Felcino - e ripercorrendo un decennio di indagini, il magistrato più attivo in Italia contro il terrorismo fondamentalista disegna, a dieci anni dall’attentato alle Torri Gemelle, il profilo della nuova minaccia terroristica e ragiona sulle trasformazioni della rete del terrore, confrontandosi con rappresentanti del mondo accademico, civile e religioso. Ne parlerà, infatti, con il docente universitario della Lumsa Roma, Raniero Regni e col vice presidente della Comunità religiosa islamica italiana, Yahya Sergio Yahe Pallavicini. L’incontro, organizzato dalla sezione umbra dell’Unione cattolica della stampa italiana (Ucsi) e dalla libreria Fotolibri, è in collaborazione con Libera Gubbio – presidio “Rita Atria” e la sezione eugubina Soci Coop Centro Italia. Al termine dell’incontro è previsto un aperitivo a base di prodotti coltivati sui terreni confiscati alle mafie. Per la sezione musicale del No Borders, invece, grande successo è stato registrato dalle due formazioni di musicisti emergenti umbri. Straordinarie le qualità vocali della gualdese Eleonora Bianchini, tornata a esibirsi in Umbria dopo un’esperienza artistica di sette anni negli Stati Uniti, perfettamente combinate con la bravura del quartetto del sassofonista perugino Leonardo Radicchi. Il progetto “The Red Side” combina le note latine della cantante umbra con la forza del jazz contemporaneo. Avvincente e godibile, poi, il viaggio attraverso i generi musicali più diversi proposto dal quartetto dell’eugubina Sara Jane Ceccarelli nel concerto-racconto “Back from the South”. Il tango, il choro e la bossa nova brasiliani, il flamenco, la chanson francese, i canti popolari balcani, la musica colta di Kurt Weill fino a Bruno Martino e al blues dei primi anni. Un progetto artistico suggestivo e morbido, scritto dalla cantante italo-canadese, in collaborazione con il fratello Paolo, chitarrista, che ha trovato un vasto apprezzamento da parte del pubblico.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/08/2012 09:30
Redazione