Gubbio: Santa Croce chiusa, modifiche per la processione del Cristo Morto

“La situazione già precaria dell’abside e delle sacrestie adiacenti, anche a seguito del continuo sciame sismico attuale ci costringe ad interdire tutto questo spazio alla pubblica fruibilità e pertanto è stato necessario adottare alcune misure di sicurezza per le prossime festività”. Scrive la Confraternita di Santa Croce della Foce e si riferisce, ovviamente, alla meravigliosa struttura, tra le più antiche ed impprtanti di Gubbio, già lesionata dal terremoto del 1997. E lo fa in vista della Pasqua e della consueta Processione del Cristo Morto. Dunque cambiamenti in vista decisi dal Consiglio che si è riunito martedì sera. Interdetto l’accesso al pubblico sulla parte absidale della Chiesa e delle sacrestie. Le celebrazioni delle stazioni quaresimali partiranno e arriveranno a Santa Croce usufruendo soltanto dell’aula Chiesa (navata). Sono state soppresse, per quest’anno, sia la celebrazione delle 40 ore che si svolgerà nella chiesa di Santa Lucia il lunedì, martedì e mercoledì santo, sia la piccola celebrazione della deposizione e della riposizione del Cristo Morto il mercoledì e il sabato sera. La processione del Cristo Morto partirà sempre da Santa Croce dove si avrà anche la possibilità del tradizionale “Bacio del Cristo Morto” nei giorni di Venerdì e Sabato santo sempre usando la sola navata della Chiesa e terminerà nella Chiesa di San Domenico. Il Cristo e la Madonna verranno riportati a Santa Croce in forma privata. La Confraternita dunque si è dovuta riorganizzare mentre si sta muovendo già da tempo su più fronti per trovare la possibilità di avere finanziamenti per la messa in sicurezza e per il restauro completo dell’edificio. Cambiamenti anche per il percorso: da via Perugina, devierà per via Don Minzoni e via Del Mausoleo facendo, in pratica, il giro dell’edificio scolastico.