Chiude con numeri al di sopra delle aspettative la mostra “Ottaviano Nelli e il '400 a Gubbio. Oro e colore nell'Appennino” ospitata a Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli. Aperta dallo scorso settembre, ha visto più di 13mila visitatori -13325 per la precisione-.Tra gli ultimi ad aver visitato l'esposizione, curata da Andrea de Marchi e Maria Rita Silvestrelli, il cardinale Gualtiero Bassetti. Quest'ultimo dinnanzi alla Madonna del Belvedere nella chiesa di Santa Maria Nuova, il capolavoro assoluto dell’artista ha commentato “La bellezza di un’opera come questa giustifica la fama del pittore e i giudizi di tanti critici che l’hanno considerata una delle più alte espressioni dell’arte religiosa”. Il presule ha inoltre osservato: “Nel caso di Gubbio la mostra in realtà non si chiude del tutto: riscoprire Ottaviano Nelli, un frescante instancabile e girovago, significa rileggere i grandi cicli affrescati di soggetto religioso con il sapiente racconto delle Storie della Vergine a San Francesco, o il raro ciclo con la vita di sant’Agostino, nella chiesa omonima; oppure visitare luoghi meno noti e carichi di spiritualità come la cappella Panfili a San Secondo firmata da Iacopo Bedi. Resta poi la speranza di restituire alle comunità nuovi brani significativi dell’arte eugubina di primo Quattrocento con i restauri che si avvieranno a breve nella chiesa di San Domenico”. Intanto le opere del Nelli riscuotono enorme successo in ambito editoriale: il catalogo della mostra è attualmente tra i primi 40 libri d'arte più venduti sul territorio nazionale secondo il sito www.ibs.it.