Si è parlato di “Ecomafie” stamane alla sede distaccata del polo liceale Mazzatinti di Gubbio. L’incontro, organizzato dal presidio eugubino di "Libera", associazioni nomi e numeri contro le mafie, e dall’Avis di Gubbio, ha visto la partecipazione di uno dei massimi esperti del settore sul territorio nazionale: Enrico Fontana.
Fontana, giornalista, è stato il primo, nel 1994, a coniare il termine “ecomafia”, utilizzato per la prima ricerca realizzata nel nostro Paese sui fenomeni di criminalità ambientale e il ruolo delle organizzazioni mafiose. Nel 1995 è stato consulente della prima Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, nata dalle denunce di Legambiente sui traffici e sugli smaltimenti illegali in Italia.
Dal 2000 al 2005 è stato vicepresidente di Libera, per conto della quale ha seguito, sin dall'inizio, i progetti di gestione dei terreni confiscati alle mafie da parte di cooperative sociali. Durante la sua attività professionale ha lavorato per «Paese Sera», «La Stampa» e «L'Espresso», occupandosi di cronaca italiana e, soprattutto, di ambiente.
Ha curato numerose inchieste per L'Espresso, da quella sugli appalti in Valtellina, dal titolo “Frana di Stato”, a quelle pubblicate sugli smaltimenti illegali di rifiuti nel nord Italia e in provincia di Caserta. Un lavoro costante d'inchiesta attraverso il quale Fontana ha denunciato, a più riprese, gli scandali nel sistema degli appalti pubblici. Come responsabile dell'Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente Fontana ha diretto la realizzazione dei Rapporti sull'ecomafia dal 1998 ad oggi.
A prendere parte all’incontro sono stati circa 80 ragazzi dei corsi del Liceo Scientifico, del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Artistico, coinvolti in un progetto annuale che Libera Gubbio porta avanti sui temi della memoria e dell’ impegno. All’incontro odierno con Fontana seguiranno, il prossimo 8 marzo, l’appuntamento con Margherita Asta, coraggiosa giovane donna cui la mafia, nel 1985, ha ucciso nella strage di Pizzolungo tutta la sua famiglia, e il 17 marzo l’incontro con Davide Cerullo, giovane di Scampia che ha scelto di farsi testimone di un cambiamento possibile, anche in un territorio complesso come quello de Le Vele.
Gubbio/Gualdo Tadino
21/02/2014 18:25
Redazione