Sempre più invadenti, sempre più a ridosso del centro. Sono i cinghiali, la cui presenza a Gubbio non è più solo periferica, ma cittadina. Numerose sono infatti le segnalazioni che non di rado rendono conto del loro passaggio in vari punti del centro: dal quartiere di San Martino, dove l'animale privilegia il corso del fiume Camignano, e Santa Croce a ridosso del monte Foce, fino al versante del monte Ansciano nei pressi di San Girolamo, del complesso di San Marziale e degli orti di Sant'Agostino. Presenza fissa nei pressi della rotonda della Contessa, i cinghiali tuttavia rappresentano un reale problema soprattutto sul monte Ingino: lungo gli stradoni infatti non si possono non notare, a testimonianza della loro presenza, le buche opera degli stessi animali che producono micro smottamenti che non andrebbero sottovalutati, anche in considerazione della frana che sta interessando dallo scorso 14 maggio il quarto stradone. Proprio quest'ultimo aspetto e di conseguenza il transito limitato nell'area in questione potrebbero condurre ad una maggiore frequentazione della zona da parte degli ungulati, che peraltro già avviene. Lungo il "Colle Eletto" non sono mancati infatti gli avvistamenti, che hanno destato una certa preoccupazione, dal momento che il percorso è frequentato anche in notturna, soprattutto nella stagione estiva. Proprio nelle scorse settimane, una signora sulla via che conduce alla Basilica si è imbattuta nell'animale nel bel mezzo di una passeggiata; immagine meno metaforica di quella dantesca delle fiere nella selva oscura, al contrario reale e concreta al pari del problema che di certo necessita un intervento immediato e rispettoso di tutte le sensibilità.