Azzeramento delle tariffe di imposta soggiorno dovute dalle imprese turistiche per l'ultimo quadrimestre 2020, e annullamento o revisione della Tari e Imu: ma anche preoccupazione e inquietudine espresse per la situazione di crisi del settore turistico e per la ventilata uscita di scena dell'assessore comunale Nello Oderisi Fiorucci, che sarebbe vittima del rimpasto di queste ore nella Giunta Stirati.
E' in sostanza il cuore delle richieste e delle riflessioni contenute nella nuova nota a firma dell'associazione Host (che riunisce albergatori e ristoratori di Gubbio) dal titolo eloquente: "Turismo: non vogliamo rimanere soli! Urge un piano di salvataggio per le imprese turistiche di Gubbio".
L'incipit della nota analizza un quadro drammatico quale quello che emerge dal 2020 pandemico e parla di "profonda inquietudine e preoccupazione per la sorte del settore nel nostro Comune. Ad oggi, come è ben noto a livello nazionale, non sono pervenute misure degne e congrue per sostenere il blocco operativo che le attività hanno dovuto subire a seguito delle misure anti Covid. Il bilancio del 2020 ha sicuramente segnato per le aziende un freno economico importante e profondo, impossibile da risanare. Il 2021 si apre con l’incertezza di un paese a pezzi, che in realtà dimensionate come le nostre accelera il possibile naufragio. A livello locale, la città sta attraversando una crisi economica che non ha precedenti e che inevitabilmente causerà la chiusura di molte realtà commerciali e non solo. La pausa estiva, in cui ci è stata concessa la possibilità di lavorare, non è stata sicuramente sufficiente per sopperire ai costi innumerevoli che abbiamo dovuto affrontare per tutto il 2020".
Ma il peggio sembra debba ancora venire, anche alla luce delle nuove chiusure nel periodo conclusivo dell'anno: "Ad oggi, con un nuovo blocco che sta superando i 90 giorni di inattività, in una fase che per Gubbio ha da sempre rappresentato un periodo florido grazie all’importante programmazione di eventi e appuntamenti da calendario, ci troviamo a dover fare di nuovo i conti con gravose tasse nazionali e locali. La decisione di prorogare la chiusura dei confini regionali non permetterà a nessuna delle attività qui rappresentate di poter avere un minimo di sostentamento o di ripresa economica. Temiamo, infatti, che per tanti non sarà possibile non solo recuperare il gap con i mesi trascorsi ma neppure onorare tutto il carico fiscale: una impossibilità oggettiva e non certo dettata dal volere del singolo".
Nel contesto eugubino, per di più, si profila un nuovo motivo di incertezza che, a detta degli operatori del settore, andrebbe evitato: "Per noi operatori del settore turistico, ricevere notizie di una possibile “uscita di scena” dell’Assessore comunale Oderisi Nello Fiorucci suscita perplessità e disorientamento. I progetti in cantiere e la preziosa collaborazione avuta negli anni con l’Assessore Fiorucci, non da ultimo le sue profonde capacità e conoscenze del settore, rappresenterebbero una risorsa importante per una ripartenza dopo questo lungo periodo di stallo. Crediamo fermamente che una città dalla indubbia vocazione turisticoculturale, come Gubbio, non può veder disperdere il patrimonio progettuale, di programmazione ma anche di fiducia, costruito in un cammino pluriennale caratterizzato da risultati significativi e sotto gli occhi di tutti. L’auspicio è che qualsiasi decisione venga assunta, sia orientata a tutelare gli interessi generali di una città a vocazione turistica, per la quale come associazione eleviamo questo appello, purtroppo isolato, ad una adeguata e opportuna riflessione".
La nota si chiude con le specifiche richieste su azzeramento della tassa soggiorno dovuto dalle imprese turistiche per il quadrimestre finale del 2020 e il ridimensiomamento di Imu e Tari, con la disponibilità rinnovata ad un "momento di confronto proficuo per condividere strategie e scelte nell’esclusivo interesse del futuro economico e turistico della nostra città".
Gubbio/Gualdo Tadino
09/01/2021 17:31
Redazione