Gubbio: cacciatori in tempi di crisi

Fine settimana di pre-apertura della caccia ma gli eugubini non si sono fatti prendere in castagna. I controlli da parte del Comando della Forestale non hanno riscontrato nessuna infrazione da parte dei cacciatori eugubini alle prese con la caccia da appostamento. Casi di bracconaggio sono stati segnalati alle forze dell’ordine ma ancora nessuno è stato colto in flagranza. Intanto è aperto il tesseramento a Enelcaccia e Federcaccia. Il trand cosa dice? La crisi economica si fa sentire? Ovviamente sì, anche se ancora non in maniera preoccupante. Da Enelcaccia del presidente Giovanni Battista Pauselli dicono che le iscrizioni di questa nuova stagione resteranno pressoché invariate rispetto all’anno passato: tra le 400 e le 500. Ci sono nuovi giovani in attesa di dare gli esami e pronti a diventare novelli cinghialari e cacciatori di lepre. La caccia di oggi è soprattutto attratta da queste due tipologie. Molti sono anche impegnati nelle gare con i cani e tiro al piattello. Federcaccia del presidente Fabrizio Mengoni prevede la riconferma delle iscrizioni del passato, 736. I nuovi giovani che ogni anno si avvicinano alla caccia sono circa 6, numeri ben lontani da un recente passato. Chi non ha il lavoro decide infatti di rinunciare a vivere delle passioni che costano non meno di 700 euro all’anno. E non mancano anziani costretti a chiedere la rateizzazione dei pagamenti o di lasciare il fucile in cantina. Ogni anno queste situazioni aumentano, assicura il Mengoni. All’anno il rinnovo della licenza e l’iscrizione costa 450 euro, a questi si aggiungano i costi di mantenimento dei cani, delle armi e delle cartucce. Sempre più un lusso.