Gubbio: code interminabili per ritirare le analisi

Il centro prelievi di Pazza Quaranta Martiri è un servizio indispensabile per tutti gli eugubini impossibilitati, per motivi di salute, di lavoro o per altre cause logistiche, a raggiungere l’ospedale comprensoriale di Branca. Da qualche tempo il centro era stato trasferito anche in una nuova sede, presso i locali dell’ex pronto soccorso, con l’obbiettivo di rispondere in maniera più puntuale ed efficiente alle esigenze degli utenti-. Peccato che da qualche settimana la situazione è andata complicandosi, a causa delle lunghissime code per il ritiro delle risposte delle analisi del sangue. In particolare, i prelievi vengono effettuati tutti i giorni dalle 6,30 alle 9,30, mentre dalle 10,30 alle 12 del giorno indicato dal centro prelievi è possibile ritirare i referti. E’ a questo punto che qualcosa si inceppa; vuoi per i pochi operatori, vuoi per le troppe urgenze da espletare, le file che si formano sono evidenti, e gli utenti, inevitabilmente, infuriati. Molti infatti sono stati costretti a tornare più e più volte, e a subire file di anche un’ora e mezza. “Evidentemente giorno dopo giorno i referti delle analisi del sangue vanno ad accumularsi – ha commentato Mario Marsili – E se molte persone sono costrette a tornare più volte per una procedura che dovrebbe essere soltanto una formalità, è chiaro che qualcosa non funziona”. “Secondo il mio parere il problema maggiore è rappresentato dal fatto che la consegna delle risposte comincia sempre con almeno venti minuti di ritardo – ha sottolineato Giuseppina Passeri – mentre l’orario di chiusura è inflessibile a mezzogiorno: se si comincia tardi, di conseguenza si deve finire più tardi”. “Credo che queste lungaggini siano dovute principalmente alla compilazione di un foglio per la privacy – ha detto Paola Stocchi – foglio che va portato con sé al momento del ritiro e firmato direttamente allo sportello. A volte sembra quasi che ci si diverta a complicare le procedure burocratiche”.“Sinceramente sono quasi rassegnata – ha detto Rosanna Paciotti – E’ ormai la quarta volta che vengo qui per ottenere uno straccio di risposta per le analisi. Non so davvero come fare, visto che mi è capitato di aspettare invano anche un’ora e mezzo”. Il clima, all’interno del centro prelievi dell’ex ospedale, è piuttosto incandescente, con le rimostranze degli utenti e gli operatori che cercano di spiegare il perché di tanta lentezza. “Siamo solo in due e le pratiche sono tante”, ha ammesso una di loro. C’è comunque anche chi non si arrende alla coda snervante. “Questa risposta la devo ottenere in tutti i modi oggi – ha affermato Felicetta Piergentili – Non posso permettermi di perdere più mattinate per una procedura che dovrebbe essere sbrigata in pochi minuti”.