Gubbio: concerto Morricone, è polemica

Ed ora il timore è che Morricone Gubbio lo veda solo in tv magari in un altro evento, in un altro luogo d’Italia e del mondo. All’indomani del rinvio della data fissata per il concerto – domenica 11 settembre ore 21 al parco del teatro romano di Gubbio - ufficialmente a causa della mancanza del permesso da parte della commissione di vigilanza sulla sicurezza della Prefettura, i primi a non credere sul rinvio del concerto, piuttosto sul suo annullamento, sono i capogruppo consiliari di Gubbio per Noi Lucio Lupini, Pdl Luigi Girlanda e Udc Mattia Martinelli. “A Gubbio – scrivono in una nota i rappresentanti dell’opposizione - all’aperto era già un azzardo la data dell’11 settembre, figuriamoci altri periodi da qui in avanti; se va bene parliamo del prossimo anno ma con un effetto ed una portata completamente diversi“. E se Lupini, Girlanda e Martinelli bollano con l’appellativo di “dilettantismo” organizzatori e patrocinatori dell’evento, l’amministrazione provinciale e quella comunale nelle persone dell’assessore alla cultura Porzi e del sindaco di Gubbio Guerrini affidano ad un laconico comunicato il loro rammarico per l’accaduto “Avendo appreso con vivo rammarico dagli organizzatori che l'evento non potrà più avere luogo nel giorno dagli essi stessi stabilito – scrivono - precisiamo che la nostra disponibilità relativa rispettivamente al patrocinio e all'accoglienza, resta immutata ove gli organizzatori fossero nelle condizioni di stabilire un ulteriore data”. Resta da capire quanti fossero stati i biglietti venduti sinora dal circuito ticketitalia.com che non dà indicazioni in merito; si parla di 500 a Gubbio, ma è da fuori città ovviamente che ci si aspettava la risposta più forte per raggiungere quella soglia delle 6000 presenze annunciata dalla Enjoit. Prevedibile da adesso in poi, da parte degli acquirenti, la caccia al rimborso.