L’attuale amministrazione comunale, nell’avviare il processo di dimensionamento della rete scolastica, ha dovuto tener conto della necessità di completare il quadro riorganizzativo intrapreso e non concluso dalla precedente Amministrazione che aveva provveduto a riorganizzare gli Istituti Superiori e ad unificare le Medie O. Nelli e M. Giorgio. Ha pertanto attivato nei mesi scorsi una serie di percorsi partecipati, con proposte di riorganizzazione portate al vaglio delle varie componenti. « Partendo da una approfondita analisi della situazione attuale, basata sui dati demografici e sulla dislocazione dei plessi, che attualmente prescinde da qualsiasi razionalità organizzativa, abbiamo avanzato ipotesi concrete – spiega la vice sindaco Rita Cecchetti - basate sulla necessità di completare il quadro riorganizzativo. L’ipotesi prevedeva di portare da tre a due i Circoli di Didattici e consolidare il processo di unificazione delle medie M. Giorgio O. Nelli, scelta che conferma, dal punto di vista del dimensionamento, un’adeguata organizzazione didattica e amministrativa. Abbiamo aperto un tavolo di confronto con tutte le componenti scolastiche e con i sindacati, e sono emerse posizioni differenziate, alcune favorevoli all’adozione di una riorganizzazione verticale degli istituti comprensivi, altre a favore del mantenimento di una organizzazione orizzontale. Alla luce di tali esiti, e soprattutto in attesa che si completi l’applicazione della riforma introdotta dal decreto sulla ‘Buona Scuola’, la Giunta ha ritenuto di soprassedere, per il momento, all’adozione di una proposta di riorganizzazione della rete scolastica del Comune, pur mantenendo aperto il confronto nel settore scolastico. Si è, fra l’altro, voluto tener conto delle difficoltà di integrazione che hanno comportato sforzi di adattamento dal punto di vista organizzativo e didattico, da parte del corpo docente e del personale ATA della Scuola media Mastro Giorgio - Nelli. Dividere di nuovo, introdurrebbe elementi di instabilità che potrebbero ripercuotersi negativamente sugli alunni fruitori della scuola. L’obiettivo è comunque la “stabilizzazione” dell’intero sistema scolastico del territorio, con una gestione migliore dal punto di vista didattico, nonché una programmazione mirata in plessi vicini, che, appartenendo allo stesso circolo, consentirebbero una maggiore mobilità tra un plesso e l'altro con lo stesso corpo insegnante ».
Gubbio/Gualdo Tadino
14/10/2015 16:27
Redazione