Gubbio, convegno Confartigianato su reti d'impresa e innovazione

Le reti d’imprese ed il tema dell’innovazione, le opportunità del contratto di rete, il panorama delle tutele e protezioni preventive, i profili ed i vantaggi fiscali del contratto di rete, le reti d’imprese e l’internazionalizzazione. Questi i principali temi che saranno trattati durante il convegno organizzato dalla Confartigianato di Gubbio con la collaborazione del GAL Alta Umbria e Veneto Banca e con il patrocinio del Comune di Gubbio e dell’ordine dei dottori commercialisti della provincia di Perugia. Il convegno, che si terrà a Gubbio oggi alle ore 17.00 presso la sala ex refettorio della Biblioteca Sperelliana, è stato promosso dalla Confartigianato per approfondire la conoscenza sotto tutti gli aspetti (legale, fiscale,finanziario) di questo importante strumento, fornendo possibili spunti e soprattutto stimoli, attraverso l’analisi di casi pratici, alle attività imprenditoriali presenti nel territorio. Al convegno è stato invitato tra i relatori il Dott. Andrea Scalia – responsabile Settore Innovazione e Reti della Confartigianato Imprese Nazionale, che sta seguendo sul territorio italiano la nascita e l’evolvere di diverse reti d’imprese di cui ne illustrerà alcuni specifici casi. La parte relativa al contratto di rete e al panorama delle tutele e protezioni preventive è stata affidata rispettivamente agli avvocati Giuseppe Maria Giovanelli e Fabrizio Leonelli. A seguire la relazione del dott. Renzo Amanzio Regni sui profili ed i vantaggi fiscali del contratto di rete. Nella parte conclusiva del convegno interverrà sul tema reti d’imprese ed Internazionalizzazione il Dott. Fabrizio Mora - Direttore Centro Italia di Veneto Banca. “A causa delle dimensioni ridotte molte imprese italiane non hanno la possibilità di cogliere tante opportunità nel contesto globalizzato: le reti d’impresa aprono molte porte alle nostre pmi e ne possono accrescere competitività e capacità innovativa – sottolinea il Dott. Fabrizio Mora -. I vantaggi sono numerosi e vanno dallo scambio di know-how alla riduzione dei costi, dal raggiungimento di dimensioni adeguate allo sfruttamento di economie di scala e di scopo alla riduzione dei rischi, senza dimenticare l’accesso a fonti di finanziamento come quelle offerte dalla Banca Europea degli Investimenti e le agevolazioni fiscali.”