Una giornata intera, aperta a tutti, per ritrovarsi a giocare, pregare, ascoltare, scendere in pista e mettersi a tavola. Tutti insieme. Per portare in piazza la bellezza del “fare famiglia”.
Ha avuto successo ieri a Gubbio la prima festa diocesana della famiglia, sul tema “Famiglia, cantiere di speranza”, organizzata in occasione della giornata dedicata a questo tema e celebrata in tutta Italia (anche dal Pontefice a Philadelphia).
Una iniziativa che ha visto in campo un gruppo di famiglie, sacerdoti e consacrati impegnati intorno all'Ufficio diocesano di pastorale familiare.
Fin dalle mattino in piazza San Giovanni sono iniziati i giochi e i momenti di preghiera: “Famiglia in gioco” era il titolo della mattinata, genitori insieme ai figli, artisti di strada, burattini, magia, giochi da tavola.
Alle ore 13 tutti si sono ritrovati nelle Sale degli Arconi con “Famiglia in tavola”, un pranzo collettivo molto partecipato e vivace, con una vera atmosfera di festa tra grandi e piccoli. Le iniziative sono proseguite nel pomeriggio con “Famiglia in pista”, musica e balli in piazza San Pietro; con “Famiglia in ascolto”, storie di vita ed esperienze di famiglia.
Infine il clou alle ore 17,30 nell'insolito scenario di Piazza Grande con la Santa Messa, celebrata dal vescovo, mons. Mario Ceccobelli insieme al vescovo emerito Pietro Bottaccioli e numerosi sacerdoti della diocesi. Per la prima volta la piazza più grande e prestigiosa della città ha ospitato una celebrazione liturgica davanti a centinaia di fedeli, che alla fine hanno applaudito le parole del presule che ha voluto ringraziare chi si è prodigato per la migliore riuscita della giornata.
Non sono mancati per altro passaggi importanti anche nell'omelia del Vescovo Ceccobelli che ha puntato l'accento sulla necessità di difendere e valorizzare la famiglia come vero baluardo della società e spinta per il futuro educativo dei giovani: "La famiglia non nasconde, la famiglia custodisce - ha detto Ceccobelli - In famiglia non possiamo fingere, siamo noi stessi. Ed è la famiglia il nucleo nel quale cresciamo i nostri figli e cresce il nostro futuro. Dobbiamo difenderla dalle minacce di questo tempo, da modelli di famiglia che confondono le idee, ci propinano schemi alternativi utili soprattutto per la società consumistica. La famiglia è una sola, e su quella dobbiamo poggiare il nostro presente e il nostro orizzonte".
Gubbio/Gualdo Tadino
28/09/2015 10:45
Redazione