Si è aperto con l'incontro dal titolo "Soldati in guerra" alla Biblioteca sperelliana ieri pomeriggio, il ciclo di iniziative celebrative che la città di Gubbio promuove da qui al prossimo anno per ricordare il centenario della Festa dei Ceri sul Col di Lana. Un episodio legato alla Grande Guerra assolutamente unico che la dice lunga sul legame degli eugubini con le proprie tradizioni e la devozione al Patrono. Il primo incontro e' stato curato dallo storico locale Fabrizio Cece che da anni sta conducendo studi e ricerche approfondite sul rapporto dei tanti eugubini andati al fronte in questo sanguinoso conflitto: "Oltre 5000 eugubini partirono - ha dichiarato - e il dato è incompleto e si limita ai documenti ufficiali. E furono oltre 700 le vittime. Un tributo enorme considerato che la città è il territorio avevano circa 30 mila abitanti e per oltre 360 famiglie questo significo non avere più in casa persone di sesso maschile trai 16 e i 65 anni".
Molto partecipato l'incontro alla Sperelliana arricchito da numerose immagini e slide e aperto dal sindaco Stirati che ha voluto ricordare che "I rapporti ormai forti con Livinallongo, dopo il gemellaggio del 2013, si sono consolidati negli ultimi anni. Partono oggi le iniziative legate alle celebrazioni per il centenario 2017: il comitato scientifico e' al lavoro per organizzare nel modo più degno una ricorrenza come quella che ci attende. Il lavoro di Fabrizio Cece risponde all'esigenza sentita di un sentimento diffuso. Quello di far luce su un pezzo di storia importante anche per la nostra comunità, inserita nel più ampio quadro della storia che dal 1915 al 1918 visse la tragedia della Grande Guerra. In questo scenario la vicenda dei Ceri sul Col di Lana costituisce un unicum straordinario".
LE iniziative proseguiranno anche nelle prossime settimane (a cominciare dal 21 ottobre con un altro incontro alla Sperelliana) ma anche negli anni a venire.