Una piccola bara bianca, un lungo intenso applauso. Poi il silenzio, misto alle lacrime per una tragedia ancora oggi inspiegabile. Così la comunità di S.Martino in colle ha dato l’estremo saluto alla piccola Sara Mariucci, la bimba di 3 anni, di origini eugubine, deceduta nel primo pomeriggio di sabato a Villapiana in provincia di Cosenza. La piccola, figlia di un carabiniere in servizio alla Regione Toscana, Michele Mariucci, stava giocando su di un cavallo a dondolo elettrico in una sala giochi del posto, quando si è chinata per raccogliere una monetina. Un gesto che con tutta probabilità le è costato la vita: una fortissima scarica elettrica l’ha colpita senza lasciarle via di scampo. La bimba è stata portata immediatamente all’ospedale di Trebisacce, ma per la piccola non c’è stato nulla da fare. E mentre i carabinieri di Villapiana e quelli di Corigliano Calabro hanno immediatamente posto sotto sequestro l’area dove si trova il gioco, la magistratura ha disposto la restituzione del corpo ai familiari, in quanto il magistrato di Castrovillari, titolare delle indagini, ha ritenuto che non fosse necessaria l'autopsia. Oggi i funerali della piccola Sara a San Martino in Colle di Gubbio, dove il nonno Palmerino, carabiniere ormai in pensione, per anni in servizio in città, gestisce attualmente un agriturismo. Al cordoglio dei familiari si è unito quello della comunità: una folla di persone, congiunti, amici ma anche cittadini comuni, ha raggiunto la piccola chiesa della campagna eugubina per dare l’estremo saluto a Sara. Tra gli altri, anche autorevoli rappresentanti del mondo giudiziario e dell’arma dei carabinieri: dal Procuratore Capo della Repubblica di Perugia Nicola Miriano, al colonnello Longo, comandante dell’Arma per la regione Umbria e il maresciallo Antoniello della compagnia di Gubbio. A celebrare la cerimonia funebre è stato il vescovo emerito monsignor Pietro Bottaccioli. Con lui anche altri rappresentanti del clero eugubine e perugino.
“Ti voglio tanto bene – ha detto la piccola Sara alla madre la sera prima dell’incidente -, ma ancora più ne voglio alla Madonna. Quando sarò con lei pregherò per tutti voi”. Confidenza che la mamma Anna ha fatto a monsignor Bottaccioli e che il vescovo emerito ha riportato durante la struggente omelia. Poi proprio la signora Anna, al termine della cerimonia, ha ricordato la figlia. “Ho sempre temuto una cosa del genere – ha detto - . Ma ora non ho più paura. Ora abbiamo un angelo”.
Dopo la cerimonia un lungo corteo di persone, in un clima di profonda commozione, ha accompagnato a piedi il piccolo feretro bianco fino al cimitero di San Martino in Colle, dove si trova la cappella di famiglia.
Gubbio/Gualdo Tadino
07/08/2006 18:23
Redazione