Dopo sette anni di meticoloso lavoro, la riproduzione dello Studiolo di Federico da Montefeltro, realizzata dagli artigiani eugubini Minelli, sta per varcare la soglia del Palazzo Ducale di Gubbio e collocarsi tra le stesse mura che hanno ospitato per quasi quattrocento anni la versione originale, custodita dal 1939 al Metropolitan Museum di New York.
Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, riceverà in consegna l’opera, venerdì 11 settembre alle ore 19, nel Palazzo che fu la residenza di Federico, da Orfeo Goracci sindaco di Gubbio, da Lucio Lupini presidente dell’Associazione Maggio Eugubino che ne ha curato la realizzazione e da Carlo Colaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, finanziatrice del progetto, per donarlo alla città di Gubbio.
Sabato 12 settembre, a partire dalle ore 9.30, la “Rinascita dello studiolo” sarà al centro di una conversazione tra esperti e rappresentanti delle istituzioni, a cui seguirà l’inaugurazione del Nuovo Polo Museale, che raccoglie all’interno del Palazzo Ducale beni di proprietà del Comune di Gubbio destinati al restauro, frutto dell’intesa tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria e il Comune di Gubbio e con il sostegno finanziario della Fondazione Carisp.
Per tutta la giornata di sabato il Palazzo Ducale potrà essere visitato gratuitamente per consentire a tutti, eugubini e visitatori, di poter ammirare sia lo Studiolo che il Nuovo Polo Museale.
L’operazione complessiva contribuirà in maniera decisiva alla valorizzazione della politica museale dell’intera città, e in particolare della parte architettonica più sorprendente ma anche scarsamente frequentata.
La riproposizione dello Studiolo nasce dalla volontà di “riportare” a Gubbio, seppure simbolicamente, un’opera che ne racchiude in parte la storia. Partito nel 2002, il progetto vede la luce dopo sette anni grazie all’impegno certosino della ditta Minelli (un’eccellenza nel panorama del restauro e della riproduzione), alla collaborazione di illustri docenti ed esperti dell’arte, al coordinamento e al sostegno dell’Associazione Maggio Eugubino e al supporto della Fondazione Carisp. Il tutto con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria che ha seguito passo dopo passo la ricollocazione dello studiolo all’interno del proprio vano.
La splendida struttura in legno, commissionata da Federico di Montefeltro e realizzata all’incirca tra il 1472 e il 1480, rappresenta il vero “cuore intellettuale” del Palazzo, il luogo che più di ogni altro riflette la personalità e l’anima culturale di chi lo abitava: si tratta di uno spazio piccolo (e per questo molto intimo) all’interno del quale il Duca si ritirava per concentrarsi sulle sue letture, per approfondire i suoi studi, per ricevere gli ospiti più graditi.
Lo studiolo lasciò la città di Gubbio nel 1874 per raggiungere la residenza del Principe romano Filippo Massimo Lancellotti e, da quel momento, non vi fece più ritorno. Fu per diversi anni al centro di trattative e negoziazioni finchè, dopo molteplici vicissitudini, nel 1939 approdò a New York, dove si trova tuttora.
La riproduzione, realizzata sulla base di una rigorosa documentazione fotografica, tiene conto di tutti i cambiamenti che l’opera ha subìto nel corso degli anni. Inoltre, per ottenere un risultato che fosse il più possibile fedele all’originale, la ditta Minelli ha impiegato legni stagionati (alcuni vecchi più di trecento anni) e strumenti ad hoc, come il cosiddetto “coltello da spalla”, ormai desueto, che con le sue tracce inconfondibili caratterizza tutta l’ebanisteria rinascimentale.
Gubbio/Gualdo Tadino
31/08/2009 09:18
Redazione