Gubbio: il PCL denuncia: "Le opere di Ajò finiranno in magazzino"

"In questi giorni si e' verificato a Gubbio un evento storico". Si apre così una nota a firma del Partito comunista dei lavoratori di Gubbio che si occupa di cultura. La nota a firma dell'esponente locale, Fabio Vergari, ricorda come la signora Ines Spogli abbia generosamente donato agli eugubini 21 opere del marito Aldo Ajo'. "Con rammarico apprendiamo pero' dagli amministratori della citta' che queste opere non potranno essere mostrate e quindi godute dalla cittadinanza, supponiamo per carenza di spazio adeguato - prosegue la nota - gia' immaginiamo i 21 manufatti dell'artista eugubino piu' creativo degli ultimi, almeno, due secoli relegate al ruolo di prendipolvere in un qualche buio magazzino comunale magari vicine a qualche altro nascosto capolavoro, come per esempio la Madonna di Senofonte Mischianti, tanto per rimanere in ambito ceramico. L'attuale sezione ceramica del museo civico - aggiunge la nota del PCL - ci pare carente nella collezione, con acquisizioni,anche recenti, poco oculate, confusa nell'esposizione, con una teca per le ceramiche rinascimentali che sembra essere stata appoggiata li' per caso e in generale assolutamente non adeguata a rappresentare una citta' che ha fatto la storia della ceramica italiana. La necessita' di ripensare l'offerta museale cittadina non è piu' rimandabile, ribadiamo a tutte le forze politiche la nostra proposta, nel riuso dell'ex ospedale, di collocare li' il museo unico della citta'. In un recente incontro anche l'assessore riommi ha chiesto per quell'edificio un grande progetto".