Gubbio: il Teatro Romano diventa a pagamento

Da martedì chi vorrà visitare il Teatro Romano dovrà pagare. Conseguenza del progetto di valorizzazione della Gubbio antica della Soprintendenza per i beni archeologici che prevede la realizzazione di un vero e proprio percorso alla scoperta della Gubbio romana comprendente l’Antiquarium, gli scavi della Guastuglia ed, appunto, il Teatro Romano. Che tra pochi giorni sarà dotato di un tornello che renderà possibile l’accesso soltanto a chi avrà acquistato il biglietto. A differenza di oggi però ci sarà qualcosa in più da ammirare: grazie ad un finanziamento di 80mila euro del Ministero per i beni culturali a valere sui fondi del Lotto per il 2010, sono iniziati proprio in questi giorni i lavori per stamponare i sei fornici che negli anni Settanta erano stati trasformati in magazzini. Perché oggi la Soprintendenza segue una filosofia del tutto nuova: non più scavare e poi mettere al sicuro negli scantinati ma valorizzare e rendere fruibile il patrimonio. Così nei sei fornici – a cui si aggiunge un settimo già aperto che ha bisogno soltanto di manutenzione – troveranno posto alcuni degli oltre 300 reperti archeologici rinvenuti nell’area della Guastuglia e del teatro Romano ed oggi chiusi nei magazzini della Soprintendenza di Perugia e di via Bruno Buozzi a Gubbio, inscrizioni, ziri, marmi e cotti che torneranno finalmente ad essere fruibili. Il viaggio nella Gubbio romana prenderà il via all’Antiquarium, dove verrà acquistato il biglietto: qui tra i numerosi reperti spiccano due opere di particolare pregio, il mosaico del II secolo d. C. raffigurante il mito di Ulisse e Scilla, rinvenuto per caso nel 1985 e reso di nuovo fruibile ad aprile del 2009 grazie ad un finanziamento di 145mila euro dei fondi del Lotto per il triennio 2007-2009, e la Kline, il letto funebre del II secolo a. C. rinvenuto nel 1982 e da aprile scorso esposto al pubblico. Dall’Antiquarium si passa poi al Teatro Romano, opera risalente alla fine del I secolo a. C. che, grazie alla riqualificazione del fornici, diventerà una sorta di museo all’aria aperta, con tanto di cartelli esplicativi. Il prezioso patrimonio archeologico verrà assicurato dalla presenza di tre telecamere di videosorveglianza, due proprio di fronte ai fornici ed una terza all’ingresso, sopra il tornello, attive 24 ore su 24 e dotate di sistema di allarme. Dal teatro Romano poi attraverso un percorso pedonale si accederà agli scavi della Guastuglia. I lavori per la riqualificazione sono ancora in corso e il termine è previsto per la fine di luglio. Un tour tra i reperti archeologici della Gubbio romana che dal 15 giugno prossimo potrà essere fatto soltanto dietro pagamento di un biglietto. Intanto nelle intenzioni della Soprintendenza c’è anche un altro progetto, la riqualificazione dell’intero Teatro Romano. Per fare questo è già stata presentata richiesta per accedere ai fondi dell’8 per mille.