Gubbio: il vescovo Ceccobelli invita a riscoprire la vocazione

Alla riscoperta della nostra vocazione. Questo il titolo che il vescovo di Gubbio mons. Mario Ceccobelli ha voluto dare alla sua terza lettera pastorale che si pone in continuità con le altre due. Nella prima Ceccobelli aveva cercato di indicare lo stile di vita che deve animare la Chiesa, mentre nella seconda aveva chiesto alle comunità parrocchiali di predisporre gli strumenti più adatti, raccomandati dal Concilio Vaticano II, per realizzare la più ampia evangelizzazione. Raccogliendo ora le indicazioni dei documenti della Chiesa, il vescovo sollecita presbiteri, diaconi, religiosi e religiose e laici impegnati nella pastorale parrocchiale e diocesana, a fare i primi due passi per dare un volto missionario alle nostre parrocchie. Il primo passo è quello di riscoprire la vocazione cristiana. "Con questo primo passo - si legge nella lettera - invito tutti a prendere coscienza della propria vocazione e quindi del rapporto personale con Dio, mediato da Gesù e dalla Chiesa. Propongo dunque la santità quale misura alta e irrinunciabile del nostro essere cristiani". Nel secondo passo il tema centrale é quello di rendere le celebrazioni liturgiche dignitose e belle, "poiché è essenziale - afferma il vescovo - vivere con intensa fede l'incontro con Gesù crocifisso e risorto, che si attualizza in ogni Eucaristia. Per questo è importante curare in tutti i particolari ogni celebrazione liturgica, in particolare la Messa domenicale".