Gubbio: in tanti alla cerimonia per la Canonizzazione del Patrono. Investitura del capodieci di S.Ubaldo

Erano in tanti, fedeli e ceraioli, alla cerimonia della ricorrenza per la Canonizzazione del Patrono di Gubbio: era il 5 marzo 1192 quando Ubaldo Baldassini, Vescovo di Gubbio, scomparso appena 32 anni prima, veniva proclamato santo da papa Celestino III. E come ogni anno, sono numerose le iniziative di celebrazione, religiosa e culturale, promosse dalla Famiglia dei Santubaldari. A cominciare dal concerto in onore di S.Ubaldo, andato in scena sabato sera alla chiesa di S.Pietro, protagonista la corale Giuseppe Verdi. E come ogni prima domenica di marzo, le solennizzazioni si sono aperte con la processione che muove dalla Cattedrale per salire lungo gli stradoni fino alla Basilica del monte Ingino. Alla testa del corteo il Vescovo di Gubbio, Mario Ceccobelli, alla presenza delle istituzioni cittadine, il Comune e quelle ceraiole Università Muratori, famiglie ceraiole, Maggio Eugubino, la processione è stata poi seguita dalla celebrazione eucaristica officiata sempre dal presule eugubino, che ha ricordato come queste settimane segnino la storia della Chiesa e del Paese, e come l'esempio di Ubaldo resti limpidamente in auge per il messaggio di pace e riconciliazione che sa esprimere. Un significato che quest'anno la Diocesi eugubina vuole sottolineare anche per festeggiare in modo degno gli 800 anni dall'assegnazione della Chiesa della Vittorina ai Francescani, in un binomio mistico S.Ubaldo-S.Francesco di indiscutibile significato e attualità. Al termine della cerimonia eucaristica, come consuetudine, è stata donata una reliquia del Patrono ai prossimi protagonisti della Festa dei Ceri 2013, i Capitani , e i capodieci Tiziano Palicca, Andrea Martiri e Ubaldo Gini. Poi per Tiziano Palicca, capodieci di Sant'Ubaldo, è avvenuta l'investitura ufficiale con il passaggio di consegne da parte di Giovanni Barbetti (capodieci 2012), le parole del presidente Ubaldo Minelli (nella foto), gli applausi dei tanti ceraioli presenti. La giornata è proseguita con il convivio dei santubaldari nelle sale degli Arconi di via Baldassini.