Un'afa opprimente che non ha però scalfito l'atmosfera di felice attesa per l'inaugurazione a Palazzo Ducale, a Gubbio, dell’esposizione ‘Il Museo della Biennale. Selezione 1’, iniziativa nata dalla collaborazione tra Comune di Gubbio, segretariato regionale per l’Umbria del MiBACT e Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.
In tanti erano presenti nell'atrio del Palazzo rinascimentale sede dei Montefeltro per un taglio del nastro particolarmente significativo. Sia perchè per la prima volta era presente a Gubbio il nuovo soprintendente regionale, Stefano Gizzi, sia perchè di concerto con il sindaco Filippo Stirati e con il presidente della Fondazione Carisp Perugia, Carlo Colaiacovo, ha attestato l'importanza di "valorizzare un patrimonio architettonico come Palazzo Ducale con altrettanti patrimoni artistici come quelli tramandati dalle biennali". "L'arte contemporanea può sposarsi con i tesori del passato - ha aggiunto Gizzi - trovando la giusta armonia e sensibilità". "Siamo orgogliosi di questo ulteriore contributo alla cultura cittadina - ha dichiarato il sindaco di Gubbio - So bene quale sia la storia della Biennale a Gubbio avendo vissuto in altre vesti istituzionali diverse edizioni. Oggi compiamo un passo che ci porta ad auspicare il ritorno della Biennale, trovando collaborazioni giuste per valorizzare alcuni patrimoni altrimenti dimenticati".
"La Fondazione crede fortemente in questo contenitore - ha spiegato il presidente Colaiacovo - così come crede nella positiva sinergia tra le istituzioni. Da tempo ci adoperiamo per valorizzare Palazzo Ducale, alcuni anni fa con un'intuizione come è stata la riproduzione dello Studiolo del Duca, oggi supportando questa riscoperta della Biennale. Ci saranno altre novità nelle prossime settimane e la Fondazione Cassa Risparmio di Perugia è sempre in prima fila quando si tratta di sostenere azioni di alto spessore culturale che possano anche garantire una spinta per lo sviluppo del territorio".
Questa prima ricognizione espositiva curata da Roberto Borsellini (estensore anche dei testi), Toni Bellucci, Antonella Capponi e Marilena Scavizzi (che ha portato i saluti per l'Accademia Belle Arti di Perugia), vedrà in mostra le opere di Aldo Ajò, Getulio Alviani, Valentino Biagioli, Nino Caruso, Enrico Castellani, Elio Cerbella, Nino Franchina, Lorenzo Guerrini, Nedda Guidi, Leoncillo Leonardi, Sol LeWitt, Carlo Lorenzetti, Colombo Manuelli, Arnaldo Pomodoro, Carlo Ramous, Stefano Sciutto, Francesco Somaini, Ettore Sottsass, Valeriano Trubbiani, Panos Tsolakos, Nanni Valentini, Carlo Zauli.
Sulla base di una concezione museale dinamica, si allestisce un primo nucleo espositivo al quale si andranno ad aggiungere altre selezioni di opere, rappresentative di tutta la vastissima produzione di opere di artisti delle Biennali di Gubbio, che presero avvio proprio nel Palazzo Ducale nel 1956 con il titolo ‘Mostra Mercato Nazionale della Ceramica e Leghe Metalliche’. Da quel momento in poi l’edificio è stato spesso prescelto come sede della manifestazione.
La Biennale di Gubbio rappresenta uno dei principali eventi italiani nella storia della scultura contemporanea. Nel corso della sua storia la manifestazione si è svolta alternando periodi di serrata frequenza (dal 1956 al 1979) ad altri caratterizzati da una certa discontinuità (dagli anni Ottanta ad oggi). Molti dei protagonisti nell’arte contemporanea italiana, sia artisti che critici d’arte, hanno intrecciato il proprio percorso con quello della manifestazione eugubina, lasciando tangibili testimonianze
del proprio passaggio (opere, cataloghi e documentazione).
Il Museo della Biennale rientra nelle iniziative che il Comune sta progettando per il futuro della manifestazione. Sono in programma l’organizzazione di convegni e di altri eventi espositivi, nonché una risistemazione degli spazi del Parco Ranghiasci, che già ospita sculture di Toni Bellucci, Chiara Boniardi, Alessandra Bonoli, Lucilla Catania, Paul Kleer, Igino Legnaghi, Eliseo Mattiacci, Pino Spagnulo, Mauro Staccioli.
Gubbio/Gualdo Tadino
20/07/2015 08:48
Redazione