Gubbio: l'importanza dei volontari nel servizio di Protezione civile

“Lavorare sul fronte della Protezione civile è un dovere civico. In questa area c’è un’alta sensibilità per questi temi e anche l’iniziativa di “Gubbio soccorso” testimonia la volontà di approfondire la conoscenza di normative e opportunità operative”. Parole del responsabile gruppi comunali del Dipartimento Nazionale Protezione civile, Antonio Salpietro, uno dei relatori del convegno promosso da “Gubbio soccorso” nel quadro delle iniziative legate alla ricorrenza dei 10 anni di attività del sodalizio, guidato dal neopresidente Stefano Fondacci. Presenti, nell’affollata sala dell’hotel Beniamino Ubaldi, molti operatori del volontariato locale e regionale per un incontro su un tema sempre attuale (“La nascita del sistema nazionale di Protezione civile”) che coinvolge sia enti che volontariato. Oltre al rappresentante nazionale, erano presenti anche l’ing. Alessandro Severi e la dott.ssa Valeria Poggi, entrambi del Dipartimento regionale di Protezione civile, mentre per gli enti locali ha portato il saluto la presidente della Comunità Montana, Catia Mariani – ricordando tra l’altro il ruolo dell’ente comprensoriale come collante intercomunale nelle operazioni di prevenzione sul territorio, in particolare per i rischi idrogeologici e di incendi boschivi. E’ stata ricordata l’evoluzione normativa del sistema di protezione civile che negli ultimi 20 anni ha visto crescere la capacità di coordinamento da parte della pubblica amministrazione. A Gubbio è stato definito un Piano di protezione civile – come è doveroso per ogni comune, dal momento che il sindaco è il primo responsabile in questo settore – individuata un’area operativa, ed ora è stato anche lanciato un corso di formazione, a cura della Comunità Montana, per volontari. “Siamo certi che anche attraverso un convegno si può dare un contributo di informazione e approfondimento importante – ha spiegato il presidente di “Gubbio soccorso” Fondacci – la nostra associazione è già attiva in questo campo e intende essere protagonista nello spirito di un sodalizio di volontari, che conta circa 80 unità e ormai rappresenta un punto di riferimento nell’ambito sociale cittadino”.