Gubbio: la Corte Costituzionale dà ragione ai tartufai

"Una decisione che va incontro alla normativa nazionale che legittima la libera raccolta del tartufo in qualsiasi campo o bosco". Questo e' stato il commento dell'avvocato dell'associazione tartufai dell'eugubino-gualdese Claudio Fiorucci in seguito alla sentenza emessa lo scorso 18 maggio dalla Corte Costituzionale che rappresenta un successo per i raccoglitori del pregiato tubero, perchè "condanna" i proprietari alla delimitazione delle tartufaie controllate in una superficie non superiore ai tre ettari. Una superficie che coincide con quella richiamata dalla legge regionale del 2004 in cui erano previste alcune limitazioni per i proprietari, visto che la funzione principale di queste tartufaie è legata all'esclusiva tutela ambientale, nell'ambito di una attività agricola vera e propria. La legge inoltre imponeva entro un anno l'adeguamento della grandezza delle tartufaie più grandi alla misura indicata (tre ettari). Soddisfatto anche il presidente dell'associazione tartufai dell'eugubino-gualdese Mario Perugini. "Questa sentenza consente a tutti i cavatori di potersi muovere liberamente nella loro attività di raccolta - ha sottolineato - una decisione che può definirsi assolutamente saggi, visto che se fosse andata in un opposta direzione avrebbe evidenziato una sorta di piegamento verso gli interessi dei privati". Intanto si preannuncia eccezionale la raccolta del tartufo per l'estate 2009; le abbondanti piogge dello scorso inverno dovrebbero infatti facilitare l'attività dei cavatori. Gli appassionati dunque stanno già pregustando piatti gustosi sulle loro tavole.