Dopo l'assessore Brunetti anche il Sel abbandona la "nave" della giunta Guerrini. Con una lunga nota il partito di Vendola saluta la maggioranza, dopo essere stato sull'Aventino per diversi mesi con l'auto sospensione dell'assessore Tinti, che a sua volta, con una nota personale, motiva la conferma delle proprie dimissioni.
Si mette davvero male la situazione per il governo cittadino in vista del voto di lunedì 29 aprile quando serviranno almeno 13 voti per approvare il bilancio consuntivo (senza la cui approvazione si andrebbe inevitabilmente alle dimissioni).
Oggi sulla situazione politica delle ultime ore dirà la sua anche il sindaco Guerrini in un'intervista a Trg.
Questo il testo dei due comunicati di Sel e dell'assessore Tinti:
"In seguito alle decisioni prese a larga maggioranza dal nostro Circolo eugubino - si legge nella nota ufficiale di SEL - abbiamo comunicato nei giorni scorsi al sindaco Guerrini e alle forze politiche della coalizione del governo cittadino, che consideriamo conclusa la nostra esperienza alla guida della città e pertanto il nostro esponente nell’esecutivo cittadino, l’assessore Michela Tinti ha rimesso il suo mandato nelle mani del sindaco.
Siamo giunti a questa sofferta ma lucida decisione nella consapevolezza che sono venute meno le pur minime condizioni di agibilità politica che consentano a questa compagine governativa di onorare il mandato ricevuto dai cittadini. C’eravamo presentati davanti alla comunità eugubina con un progetto ambizioso: Riunificare le forze della sinistra, utilizzarne le migliori esperienze per il governo della città e insieme disegnare la Gubbio del futuro e lanciare una nuova stagione politica improntata alla partecipazione, alla trasparenza, all’innovazione e all’efficienza amministrativa.
Non ci siamo riusciti; anzi il progressivo sfilacciamento e logoramento della maggioranza ha tarpato le ali all’azione amministrativa che è stata poco incisiva, frammentata e in difficoltà a definire un chiaro disegno strategico. E’ evidente che le maggiori responsabilità di questo sfaldamento e dello stallo amministrativo ricadono sulla figura del primo cittadino. Il Sindaco in questi due anni non si è dimostrato quella guida autorevole, pragmatica di cui coalizione e città avevano bisogno, palesando una propensione a dividere più che a unire. Cinque mesi fa era suonato un forte campanello d’allarme.
Le dimissioni dell’assessore Di Benedetto, avvisavano che stava montando una frattura insanabile, tra il Sindaco e i suoi fedelissimi colonnelli, che avrebbe potuto definitivamente compromettere il mandato amministrativo. Avevamo compreso che era giunto il momento per tutta la coalizione di procedere a un 'tagliando straordinario' per resettare e voltare pagina. Chiedevamo di riprendere in mano il programma, individuare una corsia preferenziale per le priorità (Variante prg. Puc1 e puc2, piano straordinario per il lavoro, politiche ambientali,) e soprattutto chiedevamo un nuovo metodo di confronto e collaborazione tra Sindaco e forze politiche per ritrovare un’unità d’intenti che risultava compromessa.
Per indurre il sindaco e la coalizione a fare questa necessaria e improcrastinabile verifica abbiamo messo in atto anche un’azione politica forte e inusuale: abbiamo chiesto al nostro assessore di non partecipare alle riunioni di Giunta fino a quando non si fosse compiuta quella verifica con il rilancio dell’azione amministrativa. Avevamo anche individuato e proposto il percorso:
- individuare una cabina di regia di personalità proposte dai partiti da mettere a disposizione di Sindaco e giunta, non per surrogare l’esecutivo ma per supportarlo.
- procedere all’azzeramento politico della Giunta, verificarne l’operato e quindi correggere o ricalibrare ruoli e competenze.
- verifica della praticabilità dell’azzeramento dell’ufficio di presidenza del Consiglio anche in seguito ai forti contrasti Maggioranza-Minoranza sorti in occasione della sostituzione di un Vicepresidente.
- verifica e aggiornamento del programma di mandato e nuovo patto di cittadinanza per condividere con la città le priorità e le linee d’azione Quella verifica, non ha portato i frutti sperati.
Il sindaco in questi mesi ha dimostrato una timida volontà di procedere nella direzione da noi prospettata, incontrando i partiti e procedendo a un rimpasto di giunta accogliendo alcune indicazioni delle forze politiche; le sue decisioni però sono state puntualmente sconfessate dal Partito Democratico che attraversato da una feroce guerra di fazioni, ha rinunciato a svolgere il suo ruolo guida della coalizione e di supporto all’amministrazione.
In questi primi mesi del nuovo anno è addirittura esplosa una sconcertante guerra istituzionale tra Presidente del Consiglio e Sindaco, che ha reso velenoso il confronto nell’assise cittadina e probabilmente ne ha anche paralizzata l’azione nelle ultime sedute. Registriamo con amarezza l’inefficacia delle nostre azioni per rilanciare l’azione amministrativa, riconosciamo i nostri limiti e siamo costretti ad alzare bandiera bianca davanti ad un quadro politico frantumato e troppo distante per identità e azione politica dal patto stipulato nel 2011 con i cittadini eugubini.
Un mandato e un programma ai quali siamo rimasti fedeli sempre e soprattutto in questi mesi in cui il nostro assessore non ha partecipato alle attività della Giunta. A Michela Tinti va tutto il nostro apprezzamento per la professionalità, la tenacia, l’impegno con il quale ha svolto con dedizione e freschezza il suo ruolo nell’esecutivo, ottenendo risultati più che dignitosi apprezzati da tutti gli eugubini. Davanti a questo quadro politico-amministrativo confuso e deteriorato, Sel ribadisce che non ci sono più le minime condizioni per rispettare il mandato elettorale.
Qualora il Sindaco e le restanti forze di maggioranza intendessero comunque proseguire questa difficile navigazione, solo il programma sottoscritto con gli eugubini fungerà da guida per le valutazioni del nostro rappresentate in consiglio".
LA LETTERA DELL'EX ASSESSORE MICHELA TINTI
"Egregio Signor Sindaco - afferma l'ex assessore Michela Tinti - con la presente, come già da diversi giorni preannunciato, sono a rassegnarLe formalmente le mie dimissioni dalla carica assessorile da Lei affidatami.
Il 7 novembre scorso insieme al mio partito ho deciso di autosospendermi con lo scopo di dare un forte scossone all’ instabile maggioranza e per imprimere una svolta all’azione di governo. Purtroppo, dopo lunghi mesi, SEL non può che constatare le aumentate difficoltà amministrative, e quindi l’inefficacia dell’azione intrapresa, e per coerenza porsi all’opposizione.
Dall’inizio dell’autosospensione, è stato un susseguirsi di riunioni da Perugia a Gubbio, una continua richiesta di attese, degli avvenimenti del giorno o della settimana dopo, che avrebbero modificato e magari riassestato quegli equilibri così precari. Ho con enorme sacrificio e imbarazzo, atteso, mediato, cercato soluzioni, nel vano tentativo di poter creare condizioni utili ad un buon governo.
Ad oggi, non posso che constatare, che i partiti non più rappresentativi delle esigenze dei cittadini, sono incapaci di decidere e di fare a causa delle discussioni continue, strette su questioni più personali che politiche. La capacità di valorizzare il gioco di squadra e di mediazione è del tutto carente, ci si fida solamente degli Yes-Man. Tutto questo non può che riflettersi in maniera fortemente negativa sull’azione amministrativa. La città aspetta risposte. La città chiede a gran voce speranza di futuro; quella speranza che di certo non puo’ essere data, riempiendo le pagine dei giornali con vicende legate a mere divisioni e divergenze nei e tra i partiti; ed è anche per questo che mi astengo dal farlo.
La crisi con tutte le sue implicazioni, esige di metterci tutti attorno ad un tavolo per cercare di risolvere le molteplici questioni che attanagliano le famiglie, mettendo da parte personalismi e ambizioni. Invece, non siamo in grado neanche di sederci attorno ad un tavolo! Riunioni rimandate di settimana in settimana. Riunioni senza concrete conclusioni. La politica che richiede le più nobili qualità dell’uomo: coraggio, solidarietà, impegno, sacrificio, sembra invece far affiorare quanto di peggio c’è nella natura umana, generando sterili veleni, risentimenti e inutili tatticismi nell’ansante tentativo di distruggere l’avversario di partito.
Tutto questo crea in me un profonda avversione; questa non è la politica che vorrei!, Quella politica per cui tanto mi sono spesa con sacrifici personali e familiari. Ma sarei un’ipocrita se descrivessi solo gli oneri. In questi anni ho avuto tante gratificazioni e soddisfazioni personali che compensano ampiamente tutte le fatiche affrontate. La mia è una scelta convinta ma sofferta, in primo luogo per i tanti progetti per i quali ho profuso impegno, passione, e da me, portati avanti molto spesso in ogni loro parte; ricorderà le diverse e animate discussioni in giunta sulla mancanza di personale che interessava pesantemente alcuni settori di mia competenza.
Sono grata a Lei e a chi ha creduto nelle mie potenzialità. Ringrazio tutti i dipendenti che mi hanno accolto, supportato, ascoltato; che hanno interagito con me anche su aspetti non di loro competenza. Infine, mi sento in dovere di ringraziare i cittadini per tutte le volte che con le loro segnalazioni ci hanno dimostrato attaccamento e senso di appartenenza alla nostra comunità, e che con il loro atteggiamento propositivo, sono fonte di stimolo continuo a fare di più e a fare meglio.
Concludo con un augurio di un buon lavoro a Lei e a tutta la giunta, e auspico più di ogni altra cosa, che ogni ostacolo al buon governo venga rimosso e si possa finalmente volare alto, ma per far questo, come diceva Don Tonino Bello non possiamo dimenticarci che siamo angeli con un’ala soltanto, e che possiamo volare solo rimanendo abbracciati".
Gubbio/Gualdo Tadino
26/04/2013 20:00
Redazione