Gubbio: ladri alla cooperativa dei coriandoli

“Si può decidere di essere anche ladro, ma almeno lo si faccia in modo professionale”. E’ ironico e tagliente il responsabile della Cooperativa sociale di San Girolamo di Gubbio Giorgio Cecchetti la mattina in cui ha scoperto, venendo al lavoro al capannone di Padule, che nella notte sono entrati i ladri. Il valore del danno è di 1300 euro, considerando il computer rubato e le porte danneggiate, ma è la beffa quella che brucia di più. Sì perché qui si fa lavoro sociale nel vero senso del termine, qui la Comunità di Capodarco porta i suoi ospiti, persone con disabilità delle più disparate, per fare inserimento lavorativo. Qui queste persone si sentono parte di una società. Cosa fanno? Fabbricano oggetti di carnevale, dai più comuni coriandoli, alle trombette e stelle filanti, un lavoro che è iniziato in modo artigianale ma che negli anni è diventato industriale con l’arrivo di macchinari per la lavorazione della carta. Il mercato, centro italiano, ma con prospettive di espansione; oggi tra i loro migliori clienti la Conad e la Coop Italia. Il fine non è ovviamente quello del lucro, ma l’inserimento lavorativo dei ragazzi portatori di handicap che stamani hanno trovato uffici e laboratori a soqquadro. I ladri sono entrati da una porta dei magazzini, lasciando in loco anche il cacciavite usato per lo scasso, quindi si sono diretti verso gli uffici distruggendo porte ed infissi laddove non trovano quello che cercavano. Soldi presumibilmente. Hanno alla fine trafugato un computer che più del valore in sé, aveva un’importanza strategica e delicata per la cooperativa perché conteneva l’elenco dei clienti così come i dati sensibili relativi ai ragazzi della comunità. Sul furto indagano i Carabinieri cercando anche di capire se il mazzo di chiavi ritrovato fuori, sul piazzale, possa appartenere ad uno dei malintenzionati.