Gubbio: le novità su Puc 1 e Puc 2 in Consiglio

Come pensare e ripensare Piazza 40 Martiri? Tema centrale del Consiglio Comunale di ieri mattina a Gubbio, grazie ad un Odg di Renzo Menichetti del Pd che ha trovato interesse ed accordo bipartisan. La proposta è quella di sfruttare l’Ospedale di Santa Maria della Misericordia e le Logge dei Tiratori come spazi espositivi, sala concerti e punto d’accoglienza turistica. Il tutto nel quadro più generale del cosiddetto Puc 2 che interessa la piazza e l’ex Ospedale. Menichetti propone di suggerire ad Unicredit banca una permuta col Comune: la banca all’ex Ospedale, ed i suddetti servizi nel complesso delle Logge. Idea che ha trovato il plauso di sindaco Guerrini ed assessore Di Benedetto che sono così tornati sulle linee del progetto di riqualificazione ampia della zona. “Stiamo studiando percorsi di mobilità alternativi da Piazza 40 Martiri a Piazza San Giovanni e sino alla parte alta della città – ha annunciato Di Benedetto proseguendo con una notizia choc – abbiamo appurato che è tecnicamente possibile realizzare un percorso sotterraneo che da sotto le Logge, sino al sottosuolo della Chiesa di san Giovanni porta a metà di via della Repubblica; qui potremmo far arrivare l’ascensore già esistente in via Baldassini facendolo interrare di un piano”. “Il Puc 2 deve essere l’occasione per ripensare tutta la zona e la vocazione della piazza stessa – ha rimarcato il sindaco – la piazza deve diventare punto di incontro culturale della città, non il centro si smistamento del traffico tra capolinea degli autobus e bancarelle ambulanti. Entro novembre saremo in grado di presentare il progetto definitivo delle opere pubbliche previste per 3 milioni e 600 mila euro. Le ricadute – ha spiegato Guerrini – saranno per tutti”. Recuperare il loggiato, rivedere la zona parcheggi attorno ai giardini, anche su questo si dovrà riflettere in un intervento a 360 gradi che risponda a diverse esigenze, urbanistiche, turistiche, di vita quotidiana e di viabilità. Il Comune è in attesa dei finanziamenti regionali per intervenire sulle infrastrutture, probabilmente in due o tre stralci, e pensa di mettere in vendita tutti i 6 mila metri quadrati destinati al privato, e non solo i 4 mila come deciso dalla passata amministrazione comunale. Tutti, da maggioranza ad opposizione, concordi sulla modalità d’intervento che deve avere ampio respiro, in ottica dell’intera idea di centro storico, anche facendo riferimento a concorsi internazionali di idee e soprattutto, puntando sull’attivazione di un ufficio vocato al reperimento di fondi, bandi e finanziamenti europei.