Ha preso il via oggi al Park Hotel Ai Cappuccini il concorso “Premio tartufo di Gubbio”, alla sua terza edizione. La competizione ai fornelli, inserita tra gli appuntamenti del “Mese del tartufo”, è promossa dal Comune di Gubbio, in collaborazione con la Comunità montana Alta Umbria, e organizzata da E20comunicazione. L’ingrediente forte della due giorni in cucina è lo straordinario aroma del diamante della tavola, interpretato dai nove cuochi in concorso, con un garbato mix di innovazione e tradizione, e misurato da una Giuria di qualità sul filo del gusto. Il tartufo bianco pregiato di Gubbio è “un veicolo di marketing apprezzabile, un vero gioiello della terra eugubina, un prodotto per creare piatti piacevoli e interessanti ma mai banali e per questo merita di essere conosciuto non solo a livello locale ma in tutta Italia” ha commentato Claudio Zeni (Terre del Vino, Guida dei ristoranti l’Espresso, Il Nuovo Corriere Aretino), che coordinerà per l’intera manifestazione i lavori della giuria, composta da giornalisti specializzati e addetti ai lavori. Tra i fornelli si cimentano, tra spirito di collaborazione e sana competizione, Claudio Ramacci della Taverna del Lupo, Paolo Pascolini della Cia, Massimo Carleo del Castello di Petroia e Nicola Puddu della Funivia. Giocano invece fuori casa Alessio Rossi dello Splendid Royal di Lugano, Francesco Ambrosini del Bacher di Berceto (Pr), Paolo Lavezzini dell'Hotel Plaza e de Russie di Viareggio, Massino Neri dell'Aoristò di Pistoia e Giuseppe d'Abundo del Mezzatore Resort di Ischia. Sin dalle prime battute, si è capito che i professionisti in gara hanno intenzione di stupire osando con accostamenti esuberanti e provocatori, come ad esempio liquirizia e tartufo. Insieme forse per la prima volta, almeno a Gubbio. E se è vero che l’occhio vuole la sua parte, non manca l’attenzione alla decorazione e presentazione dei piatti a base di profumatissimo bianco. Particolarmente gradito, da quasi tutti gli chef, l’abbinamento della trifola con uova e formaggi, perché questi prodotti - hanno dichiarato quasi all’unisono - riescono ad esaltarne al meglio l’aroma intenso e inconfondibile e valorizzare la qualità eccellente e il gusto delicato del ricercato fungo ipogeo. Le portate sono state poi accompagnate da pregiate etichette offerte dall’azienda vinicola Colleallodole di Milziade Antano. L’assessore al Turismo del Comune di Gubbio Marco Bellucci ha confermato l’importanza di questa iniziativa: “una formula per accrescere la vitalità della città dal punto di vista non solo gastronomico, ma anche artistico e culturale. Il tartufo bianco pregiato è un prodotto per fare cultura, è una delle peculiarità preziose che valorizzano la città”. Il concorso gastronomico premio “Tartufo di Gubbio” si chiude domani con la cerimonia di premiazione, in calendario al ristorante Bosone garden alle 18, alla presenza della beniamina del pubblico de “La Prova del cuoco”
Gubbio/Gualdo Tadino
10/11/2011 17:12
Redazione