Gubbio, nuova lapide per "Tore" Piccotti con i fondi di "Via ch'Eccoli"

E’ stata portata termine pochi giorni fa la sistemazione della nuova lapide sulla tomba di Salvatore Piccotti, per tutti “Tore”, sammartinaro e santubaldaro verace scomparso nel 1980. Lo scorso anno, su segnalazione di Adolfo Barbi, il periodico ceraiolo “Via ch’eccoli”, aveva assunto l’impegno di risistemare la tomba posta nella parte più antica del civico cimitero e gravemente danneggiata (forse da vandali, come mostra chiaramente la fotografia allegata). La redazione di “Via ch’eccoli” ha deciso così di destinare a questo scopo l’eventuale utile derivato dalla vendita dell’edizione 2013 del periodico di tutti i ceraioli. E così è stato. La nuova lapide è stata realizzata da Luca Grilli (Secondo Capitano 2014) su disegno di Giorgio Bettelli ed è stata sistemata da Piero Angelo Radicchi “Zanzi” (Capodieci di San Giorgio 2001). Non solo i due artigiani eugubini hanno donato gratuitamente il loro lavoro, ma hanno anche stabilito di donare in beneficienza quanto era invece destinato al pagamento della messa in opera. Quindi l’importo di 270 euro è stato equamente diviso tra l’A.E.L.C. (Associazione Eugubina per la Lotta al Cancro) e un’associazione che si occupa dei bambini poveri dell’Amazzonia Brasiliana. La lapide raffigura una veduta dal ponte di San Martino, dove abitava “Tore” e da dove era solito rivolgersi alla amatissima moglie affacciata alla finestra con la frase incisa sulla lapide stessa: “Titta mia, t’ho amato come ho potuto”.