Gubbio, nuova protesta per dire "no" all'antenna telefonica di Padule

Striscioni e slogan anche ieri pomeriggio ma a Padule. I residenti della popolosa frazione eugubina hanno imbracciato una protesta che va avanti da sabato per die “no” all'installazione di una nuova antenna di telefonia mobile in un terreno a ridosso dell'uscita dalla variante, nella zona industriale della popolosissima frazione. La notizia si è diffusa nei giorni scorsi e subito si è attivato un informale comitato sul "piede di guerra" per chiedere di sospendere i lavori di costruzione di una struttura destinata ad ospitare un ponte di emissione per la rete telefonica. L'intervento è già iniziato a pochi metri da alcuni capannoni industriali e di abitazioni. Dopo una prima riunione giovedì sera, sabato mattina la protesta arrivata sino in piazza Grande sotto il Comune per dire "no" all'antenna nel territorio. "Questa zona ha già sopportato la presenza di attività impattanti negli anni – ha dichiarato ai microfoni di TRG Lorenzo Lilli a nome dei residenti - dal primo insediamento Sirci con l'amianto, alla Sirio Ecologica, alla discarica comunale, e oggi le antenne telefoniche. Come frazione di un comune così vasto, abbiamo già dato". Presente in piazza il sindaco Filippo Stirati che ha cercato di tranquillizzare i presenti dopo il sopralluogo di ieri in zona: "Verificheremo cosa poter fare. In altri casi analoghi la semplice ordinanza di sospensione dei lavori non è stata sufficiente perché il parere dell'Arpa e' positivo e tutela sia la società telefonica che i proprietari dell'area dove sorgerà il ponte di trasmissione" ha spiegato il primo cittadino, anche se molti dei presenti non si sono detti soddisfatti di queste parole, chiedendo al sindaco di emettere provvedimenti a prescindere dal parere dell'Arpa.