Proseguirà fino al 3 novembre la mostra dell’artista Antonella Maranga, allestita al Park Hotel Ai Cappuccini dal 1 ottobre. Ieri pomeriggio si è tenuto il vernissage dell’originale esposizione che coniuga l’arte su tela con la proposta di foulard in seta e capi da indossare. «E’ un esempio di marketing di pregio – ha sottolineato l’assessore Nello Fiorucci intervenuto all’evento - in cui l’arte che ha già un suo linguaggio diventa promozione di sé stessa e del territorio ». A presentare la collezione sono stati i giornalisti Anna Buoninsegni e Piero Pieraccini, che hanno dialogato con l’artista sul valore estetico e magico delle sue creazioni, mentre il Maestro Giovanni Sannipoli ha eseguito al flauto melodie di grande suggestione. I fiori che sembrano galleggiare in uno spazio cosmico ricordano le ninfee di Monet, non una pittura del reale, dunque, ma una sorta di giardino dell’Eden. Maranga, originaria di Gubbio, ha vissuto per diversi anni a New York, dove ha affinato le doti artistiche alla Parsons The New School For Design University, e da anni si dedica ad una sua personale ricerca pittorica, che le è valsa apprezzamenti e importanti riconoscimenti. Non nuova ad allestimenti in ambienti insoliti, Maranga segue la teoria vibrazionale del colore, capace di connetterci con il divino e con la percezione extra sensoriale, restituendoci un’onda di bellezza ed equilibrio. I quadri di Antonella Maranga catturano letteralmente l’osservatore, arrivando dritti al cuore di chi li guarda, recependo un’informazione di purezza e di pace che sembrano perduti nel caos del mondo attuale, e che invece la vibrazione cosmica ci restituisce appieno.