Gubbio: proteste dei genitori alla materna Montessori di S.Pietro

Vogliono una scuola più sicura i genitori dei piccoli della casa del bambino “Montessori”, trasferita, dopo la chiusura dell’asilo nido di via Armanni, dal piano terra al primo piano del complesso di San Pietro, “una struttura - hanno denunciato le mamme e i papà che si sono riuniti per discutere delle varie problematiche – del tutto inadeguata”. I motivi? La presenza di vetri rotti, cavi e tubi scoperti nella sala mensa, ferri arrugginiti coperti con il cartone, guano di piccioni nell’area verde ancora in fase di allestimento, servizi igienici carenti. A preoccupare soprattutto la scarsa sicurezza, visto che la struttura ospita bambini e bambine dai 3 ai 6 anni, ancora troppo piccoli per rendersi conto dei pericoli che li circondano. A partire dallo scalino, da molti genitori considerato troppo alto, per accedere al bagno, al centro delle polemiche anche perché provvisto di cinque water e di un solo lavandino, per giunta distante dalla sala mensa, che dovrebbero servire ben 66 bambini. E, sempre sul fronte sicurezza, alcune mamme e papà hanno segnalato anche l’inutilità dell’uscita di emergenza, chiusa da una catena, tanto che, in caso di incendio o terremoto, ad alunni e docenti non resterebbe che utilizzare le scale. Le critiche non hanno poi risparmiato la sala mensa: qui infatti alcune vetrate sono rotte o non ben fissate mentre tra i tavoli spuntano tubi e cavi scoperti. Per non parlare del chiostro, dove è in fase di allestimento un giardino e un piccolo orto, praticamente ricoperto dal guano di piccione. Insomma i genitori protestano per le carenti condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza della struttura che ospita i propri figli, e, se nel giro di qualche giorno non vedranno migliorare la situazione, potrebbero anche decidere di non mandare i figli a scuola. Ma la dirigente scolastica del Secondo circolo Francesca Cencetti rassicura: i disagi sono già stati segnalati all’amministrazione comunale e tra qualche giorno la scuola sarà pronta per accogliere al meglio i bambini. “Un trasloco comporta sempre qualche disagio – ha affermato – da agosto collaboratori scolastici, docenti e personale amministrativo hanno lavorato, a volte anche il sabato e la domenica, per fare in modo che il 14 settembre potessero iniziare regolarmente le lezioni. Quello che chiedo ai genitori è di avere un po’ di pazienza”. “E’ vero, alcuni lavori devono essere completati – ha affermato l’assessore alle Politiche sociali Aldo Cacciamani – ma i genitori non tengono conto dello sforzo immenso che l’amministrazione comunale ha fatto quando si è ritrovata con due scuole non più agibili e il problema di trovare un’altra collocazione per i bambini”.