E' tornato a riunirsi il Comitato territoriale n.1 di Gubbio all'indomani della richiesta di dimissioni al presidente Marco Bellucci (nella foto) avanzata da uno dei consiglieri dell'organismo, Cristian Starace. In una nota a firma del presidente e di altri 9 consiglieri del comitato, viene ripercorsa la vicenda del 118 e puntualizzate le posizioni oggetto della polemica innescata dallo stesso Starace:
"Ripercorriamo la cronistoria vera della campagna per il 118 - esordisce la nota - Il 18 dicembre scorso il Presidente Bellucci ha consegnato le firme presso l’apposito Ufficio della Regione Umbria. Successivamente alla conferenza stampa di chiusura della raccolta firme per il ripristino dell’ambulanza a Gubbio (20 dicembre 2008), ha avuto inizio l’iter di ricezione della petizione firmata da 11.000 cittadini, secondo quanto previsto dalla relativa normativa vigente. Così, il 6 febbraio il Comitato è stato invitato a partecipare all’incontro promosso dalla Commissione sulla Sanità del Consiglio regionale della Regione Umbria a Città di Castello, cui hanno partecipato il Presidente Bellucci e il consigliere Gasparri. Il consigliere Christian Starace non era presente né ha contribuito ad organizzare l’incontro. Il 26 febbraio poi si è tenuta l’audizione formale di fronte alla stessa III Commissione, tappa fondamentale ai fini della ricezione della richiesta; nemmeno in quell’occasione il consigliere Christian Starace era presente, mentre c’erano il Presidente ed altri quattro consiglieri. Proprio l’audizione è stata l’occasione per presentare alla Commissione nella sua interezza ed all’Assessore alla Sanità Rosi le ragioni della petizione, e proprio in quell’occasione la petizione è stata accolta. In data 20 marzo il Presidente del Consiglio regionale Mauro Tippolotti ha trasmesso al Comitato la lettera a lui rimessa dalla III Commissione, in cui si legge, testualmente, che
“la III Commissione Consiliare permanente nella seduta del 12 marzo u.s. ha esaminato l’atto in oggetto ed ha deciso, all’unanimità dei presenti e votanti, […] di chiedere che l’atto venga trasmesso alla Giunta regionale con invito a provvedere”.
Esaurito infatti l’iter di ricezione formale della petizione da parte della Commissione e quindi da parte del Consiglio regionale, l’onere di risolvere nel concreto la questione è passato, com’è ovvio e giusto che sia, alla Giunta regionale e quindi, in particolare, all’Assessore Rosi che è membro della Giunta con delega in materia sanitaria. Ecco perché in data 17 giugno, dopo che 3 mesi erano passati senza risposta dall’accoglimento della petizione – e, si badi, non si poteva pretendere che una qualsiasi soluzione concreta potesse essere presa in poche settimane! -, il Consiglio di Comitato (e non certo il Presidente da solo) ha deciso di inviare all’Assessore Rosi, e per conoscenza anche al Presidente del Consiglio regionale ed al Direttore Generale dell’ASL n. 1, una lettera in cui, “non avendo ricevuto notizie ulteriori rispetto a quanto comunicato con lettera del Consiglio Regionale prot. n. 0002269 del 20/03/2009”, abbiamo chiesto “di conoscere lo stato della discussione in merito alla petizione”. Peccato che il consigliere Christian Starace, così prodigo nei dettagli, abbia maldestramente rappezzato una cronistoria che non risponde al vero! Peccato che dica che la lettera è stata inviata al soggetto sbagliato (si informi!) e a fine luglio, quando dal protocollo risulta senza dubbi la data del 17 giugno, prima data di riunione del Comitato da aprile!
Abbiamo atteso più di un mese una risposta, finché con comunicato ufficiale reso in data 28 luglio il Comitato (e non il Presidente per suoi scopi personali!) ha registrato “con sconcerto la mancata risposta dell’Assessore alla Sanità della Regione Umbria, Rosi”, sconcerto che poi il Presidente si è limitato a ribadire quando, in data 19 agosto, di fronte allo smarrimento dei cittadini seguito al triste episodio avvenuto durante il mercato cittadino, non potendo certo convocare in quattro e quattr’otto il Comitato ed essendo in piena facoltà di rilasciare dichiarazioni concordi con quanto deliberato dal Comitato, ha scritto una lettera aperta per riaprire di nuovo il dibattito sulla questione, assopitosi nella calura dell’estate. Come mai in tutti questi mesi il consigliere Christian Starace non si è più minimamente interessato della questione 118? Come mai a giugno, quando si trattava di impostare le prossime mosse da compiere, visto il protrarsi del silenzio delle istituzioni interessate, il consigliere Christian Starace si è battuto per non prendere nessuna iniziativa, dichiarandosi contrario all’invio di qualsiasi lettera a chiunque? Forse che è il consigliere Christian Starace che non vuole andare fino in fondo sulla questione dell’ambulanza e che ha cambiato idea rispetto ai propositi iniziali?
Starace dice il falso anche a proposito del caso “gualdesi”. Il Presidente Bellucci si è limitato a ricordare nella lettera del 19 agosto che “anche i gualdesi hanno firmato la petizione”; non ha certo affermato che essi costituiscono la maggioranza, ma nessuno può negare che anche i cittadini di Gualdo (oltre a quelli di Scheggia, ecc.) hanno firmato per l’ambulanza. Essi non meritano certo di essere irrisi dal consigliere Christian Starace né la campagna va ricondotta a tribali logiche campanilistiche che troppo spesso ci conducono lontano dal conseguimento degli obiettivi importanti. Queste logiche sì che sembrano rispondere alla volontà di accreditarsi e di farsi conoscere dagli eugubini!
Tutto quanto ricostruito risulta inequivocabilmente dai verbali di riunione, dai comunicati e dalle comunicazioni ufficiali del Comitato. Tutto quanto dichiarato dal consigliere Christian Starace, al contrario, è falso, ed egli ha mentito sapendo di mentire, ha preso in giro i cittadini con la piena consapevolezza di farlo, visto che ha partecipato a quasi tutte le riunioni in cui la questione 118 è stata dibattuta, e che di ogni iniziativa o altro gli è stata data come agli altri debita comunicazione.
Vi siete chiesti perché solo 1 dei 15 consiglieri del Comitato ha rilasciato certe dichiarazioni? Ne dobbiamo dedurre che è il consigliere Starace a voler guadagnare illegittimamente spazi sui media locali e a voler screditare chi invece in questa battaglia sta dedicando da mesi anima e corpo?! Dobbiamo dedurne che è lui ad avere interessi diversi da quelli della gente che ha bisogno davvero di risposte?!
Nel Comitato diversi consiglieri fanno parte di partiti politici, alcuni con ruoli di responsabilità; c’è anche chi si è candidato alle scorse elezioni provinciali, per cui non è solo il Presidente a trovarsi in situazioni di questo tipo. Peraltro non vige alcuna incompatibilità da Statuto a riguardo e nessuno in questi mesi (a partite dal Presidente!) ha inteso inquinare l’attività dell’organismo per propri scopi. Il Presidente si è sempre attenuto a quanto deliberato dal Consiglio, senza mai negare spazio o meriti a chicchessia, e ha sempre rispettato scrupolosamente lo Statuto nonché le regole che il Comitato ha inteso darsi, semmai esponendosi in prima persona in ogni occasione in cui ciò risultasse necessario, con impegno e dedizione massime. Piuttosto è il consigliere Christian Starace, che con il suo menzognero comunicato di martedì scorso ha voluto inquinare la realtà, forse perché finalmente - grazie al percorso lineare, responsabile, convinto del Comitato e del suo Presidente, non certo del consigliere Starace! – l’ambulanza non è mai sembrata così vicina come oggi e lui, bramoso di affermazioni personali, ha cercato – come si dice – di “metterci il cappello”!
Su una cosa sola il consigliere Christian Starace ha ragione: il Comitato territoriale n. 1 –Capoluogo è un organismo “glorioso”, e lo è perché a comporlo vi sono persone intelligenti e responsabili pronte a spendersi per Gubbio senza compensi alcuni. In un solo anno e mezzo il Comitato ha realizzato:
1. Aula verde per i bambini presso la scuola “Aldo Moro” (inaugurata il 20 ottobre 2008);
2. Parere su bilancio comunale (marzo 2008) e su PUC2 (16 ottobre 2008);
3. Percorso di cooperazione nell’organizzazione dell’attrattiva turistica e dell’animazione della città, sfociato, tra l’altro, nella novità assoluta della “marching band” per le vie della Città d’estate (agosto 2008) e d’inverno (dicembre 2008);
4. Cooperazione con l’Avis, con la realizzazione del calendario 2009 dell’associazione;
5. Organizzazione della rassegna di giovani artisti eugubini GAE, anch’essa novità assoluta (febbraio 2009);
6. Proposta per un nuovo modo di pulizia delle strade cittadine (30 maggio 2008);
7. Partecipazione a “M’illumino di meno” (13 febbraio 2009);
8. Incontri sul territorio d’informazione sulla raccolta differenziata (dicembre 2008);
9. Sostegno al progetto di variante ferroviaria passante per Branca (gennaio 2009).
Invitiamo i cittadini a venire a consultare i verbali del Comitato, vengano a seguire di persona le riunioni che sono pubbliche!
Quanto all’ambulanza, è sempre stata premura del Presidente, del Vice Presidente e dei consiglieri rivendicare con fermezza il ruolo che il Comitato, e quindi i cittadini, hanno da subito avuto nella rivendicazione: nessuna istituzione, compresa l’Amministrazione comunale, né nessuna forza politica anche di minoranza - su questo vogliamo essere chiari - potrà mai appoggiare il ripristino del 118 se non ricordando il ruolo del Comitato, altrimenti qualsiasi iniziativa si tradurrebbe comunque in uno “schiaffo” ai cittadini.
Sono stati i consiglieri poi a chiedere (e non il Presidente, come dice Starace!) un regolamento interno meglio definito, stanchi dei continui ostruzionismi e dei pesanti insulti gratuiti del consigliere Christian Starace, che da mesi ormai avvelena il clima del Comitato costringendo tutti a prolungare le riunioni fino ad orari insostenibili (anche oltre l’una di notte!) per persone che la mattina seguente debbono andare a lavorare. Per la cronaca, questo ulteriore Regolamento è stato deliberato all’unanimità dei presenti in data 27 luglio e notificato a tutti i componenti con missiva datata 5 agosto, e ricalca le norme della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Altro che norme lesive della dignità dei consiglieri! Altro che norme “contra legem”!
Il Comitato ha finora evitato di rispondere pubblicamente a queste “iniziative” del consigliere Starace non per viltà o per attendismo, né per interesse, ma unicamente per evitare agli eugubini lo spettacolo indegno di loro rappresentanti eletti che si divertono a battibeccare tra loro servendosi delle risorse d’informazione cittadine a loro piacimento. Con determinazione continueremo sempre ad impegnarci per fare qualcosa di buono, come siamo convinti di aver dimostrato finora, senza ulteriormente indulgere in simili “teatrini”.
Gubbio/Gualdo Tadino
28/08/2009 10:31
Redazione